Rail Romanesque: Anime s1 ep3 iniziano le sessioni tematiche [Commentary]

INTRODUZIONE
Hola! eccoci qui con il commento al terzo episodio di Rail Romanesque.
La anime è composta da cortometraggi prodotti dallo studio Saetta, con regia di Hisayoshi Hirasawa.

Se non conoscete la trama, (oltre a lasciarvi il link al primo episodio) vi faccio un piccolo recap.
Ci troviamo in un gigantesco What If, come sarebbe potuta cambiare la storia del 900 se il treno non fosse stato il mezzo di trasporto più utilizzato?
In questa versione alternativa della Terra l’uomo ha inventato la tecnologia Aer-Cra.
La cosa ha decisamente migliorato molti aspetti della vita quotidiana ma ha completamente distrutto il mercato delle ferrovie.

Che si può fare ora?
L’unica speranza sono le Raillord e il loro meeting d’emergenza per discutere una nuova manovra di marketing.
P.S. la serie nasce sotto forma di visual novel chiamata Maitetsu.

(Alla fine trovate il link agli altri episodi)

COMINCIAMO
Nella puntata precedente avevamo visto la suddivisione in gruppi delle Raillord.
Ogni duetto ha il compito di concentrarsi su uno dei tanti aspetti migliorabili dell’attuale sistema ferroviario.

O meglio, questa sarebbe la mossa giusta da fare, ma alle ragazze presenti interessa solo produrre merchandise per aumentare la popolarità del loro servizio.
(Non è sbagliato come principio, soprattutto nel mondo in cui viviamo ora, rendere un qualcosa popolare e virale è anche più importante della qualità stessa, però non so, io avrei prima pensato al resto)

Siamo al momento clou.
Le prima e farsi avanti per il brainstorming sono Iyo san e Riiko san.

Le due ragazze fanno di tutto per spremere le loro menti da piccole locomotive umanoidi.
A quanto pare però, salvare dal tracollo un’attività commerciale di portata nazionale, non è così semplice come potrebbe sembrare.

Poi eccolo, il lampo di genio.
Sulla linea Misekazi, si erge un piccolo tempio dedicato al famoso tanuki (Nyctereutes procyonoides, detto anche cane-procione) Bunbuku Chagama delle leggende giapponesi.


(Vi parlerò meglio di Bunbuku Chagama a fine articolo nel box delle considerazioni)


Questo santuario è particolarmente apprezzato per i suoi omamori.
(Gli omamori sono degli amuleti tipici della tradizione shintoista nipponica, solitamente hanno forma rettangolare e possono essere di vari colori, molte volte sono rossi)

Dalla passione per gli insetti di Riiko e dall’idea di Iyo per eliminare la sabbia dalle ruote, nasce l’idea perfetta.
(Forse perfetta è un parolone)

Stiamo parlando degli “Omamori con sabbia antiscivolo unici della locomotiva numero 5 della ferrovia di Tobu”.
Così facendo si crea un prodotto unico per tutti i collezionisti di amuleti che verranno sicuramente incoraggiati a viaggiare sul nostro mezzo di trasporto.
(Ok, mi fido, ma forse non dovrei)

Lasciati da parte insetti e amuleti, ci spostiamo brevemente in una nuova località.
Questa volta le ragazze sono impegnate ad ammirare i Torii.
(I Torii sono i classici portali rossi onnipresenti in Giappone, sicuramente li avrete visti in tantissimi anime, tradizionalmente la loro funzione è quella di delimitare l’ingresso ad un tempio, ma ormai vengono considerati loro stessi come dei giganteschi porta fortuna a cui la gente si rivolge in cerca di successo)

CONSIDERAZIONI
Boh, ok ….. credo (?)
Per curiosità, a voi che impressione sta dando questo anime?

Io non capisco dove vogliono andare, abbiamo visto 3 puntate fino ad ora e non è successo niente, siamo praticamente nello stesso punto dell’inizio.

Se devo essere sincero, non so se continuerò a portarvici i commenti.
Magari andrò un po’ avanti da solo per vedere come procede e se vedo che ci sono degli sviluppi sensati posso pensare di portarvici qualche altro articolo.

(Anche perché non succede letteralmente nulla in queste puntate, per fortuna qui almeno hanno accennato alcune cose sui luoghi religiosi nipponici ed ho potuto raccontarvi qualcosa di più approfondito in merito, altrimenti sarebbe stata una noia assurda)

Comunque, vi avevo promesso che avrei fatto un piccolo approfondimento sulla leggenda del “Bunbuku Chagama “, quindi senza ulteriori indugi, eccolo a voi:

Questo racconto si amicizia e umanità si concentra sulla figura del tanuki.
Questi procioni, secondo il folklore locale, sono in grado di trasformarsi ed assumere le forme più disparate.
Un giorno un povero contadino ode le grida disperate di un povero tanuki ferito.
Dopo averlo aiutato e medicato, l’animaletto cerca di sdebitarsi e si trasforma in una teiera.

(Che appunto in giapponese si dice Chagama)

Il piano è quello di vendere la teiera così da poter far guadagnare qualche soldo al povero contadino.
La cosa funziona ma nessuno dei due aveva considerato che lo scopo principale di una teiera è quello di finire sul fuoco.
Ed ecco che il nostro tanuki/teiera si ritrasforma, questa volta solo per metà e corre via con le sua zampe da procione e il corpo da teiera.

Nuovo piano, questa volta l’animale propone al suo amico di aprire un circo per mostrare alla gente la sua magica teiera con le gambe!
Questa volta tutto fila liscio, i due riescono a fare soldi e possono continuare a vivere insieme.

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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