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INTRODUZIONE
Hola a tutti, qui è Anketsu che vi scrive ed oggi sono qui per portarvi il commentary di un nuovo anime.
La serie di oggi è “The Legend of Luo Xiaohei” un WebToon creato da MTJJ, pseudonimo del disegnatore cinese Zhang Ping.
Questa serie di cortometraggi unisce leggende cinesi, azione, divinità, spiriti maligni e commedia per creare un mix molto leggero e delicato che può essere apprezzato da tutti i tipi di amanti dell’animazione.

<<Curiosità: la serie adotta un sistema particolare di classificazione degli episodi, infatti invece di contrassegnarli con il classico Episodio 1, Episodio 2 ecc.ecc. sono chiamati Cat 1, Cat 2 e via dicendo.>>

Per ora non voglio spoilerarvi oltre perciò bando alle ciance, mettetevi comodi, rilassatevi e preparatevi a saperne di più. Da Anketsu è tutto e BUONA LETTURA!!!

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COMINCIAMO!
Notte fonda, ci troviamo in un paesaggio mistico tra i picchi di una inespugnabile montagna sacra.
L’unica luce che spezza l’oscurità è quella delle lanterne di un tempo arroccato tra le cime rocciose.
Poi la scena si trasforma, abbandoniamo questo scroscio incantato e tranquillo e ci troviamo nel mezzo di una battaglia. Da una parte abbiamo un giovane ragazzo (o per lo meno quello che sembra un ragazzo visto che ha la pelle blu, le orecchie da gatto e le ali) e dall’altra un mostro dalle sembianze feline, che ricorda molto i leoni cinesi, che insegue il giovane tentando di sbranarlo.

<<Curiosità: I “leoni cinesi“, chiamati anche “ShiShi” o “Leoni Imperiali” sono delle statue tipiche dell’arte buddista cinese. Li avrete visti come elemento scenico in tantissimi film di arti marziali, queste statue molto massicce, la maggior parte delle volte, si trovano all’ingresso dei palazzi imperiali e con la loro mole e l’aspetto minaccioso hanno la funzione di proteggere dalla sventura e dagli spiriti maligni.>>

L’inquadratura fa nuovamente un balzo in avanti e ora ci troviamo in un paesaggio urbano moderno.
Un piccolo, minuscolo e tenero gattino nero dagli occhioni giganteschi e luminosi si aggira tra i palazzi.
Ormai è scesa la notte, in città fa freddo e piove a dirotto. Il nostro piccolo gatto nero è stanco e infreddolito e si rifugia in in uno scatolone di carta gettato ai margini di un vicolo solitario.

La sera stessa, dopo essersi fatto un bel riposino, il cuccioletto viene svegliato dalla voce innocente di una bambinetta dai capelli rossi a caschetto di nome Xiaobai che prende con se il cucciolo e lo rinomina Xiaohei (p.s. qui viene evidenziato il fatto che Xiaobai, il nome della bambina, è un nome che in cinese rimanda alla purezza e al colore bianco, mentre Xiaohei è una sorta di suo complementare che invece rimanda al colore nero).

Inizialmente diffidente, il gattino si lascia corrompere subito dall’animo dolce di Xiaobai e di sua madre … oltre che da una quintalata di ottimo latte caldo.
Dopo aver mangiato, essersi lavato, ed aver fatto i bisognini, Xiaohei è praticamente inseparabile da Xiaobai, tanto che i due dormono dolcemente insieme.

<<Inoltre qui parte un cameo fantastico con la bambina che sogna di baciare il gatto, con quest’ultimo che stile principessa e il ranocchio si trasforma in un bellissimo principe, solo che qui il principe è nientemeno che Howl, protagonista del film animato “Il Castello Errante di Howl” di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli, tratto dall’omonimo romanzo di Diana Wynne Jones.>>

Negli ultimi istanti dell’episodio torniamo a vedere uno scorcio del tempio tra le montagne che avevamo visto in apertura ed assistiamo ad un dialogo da due personaggi misteriosi, le due voci parla di una perla rubata e di nemico ferito che ha mutato le proprie sembianze.
Che sia proprio Xiaohei il fantomatico ladro di cui si parla? Per scoprirlo non ci resta che aspettare il prossimo episodio!

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CONSIDERAZIONI
Eccoci giunti alla conclusione di questa prima puntata, fino ad ora che ve ne sembra?
Certo è troppo presto per dare giudizi, in fondo si tratta di pochi minuti di video, di cui una buona parte vengono volutamente lasciati criptici, ma già da questo incipit si sono notano alcuni particolari.

Per cominciare lo stile di disegno ed animazione, molto semplice ma curato, vengono volutamente scelte figure molto semplice da rappresentare e altrettanto semplici da riconoscere.
Poi lo stile della trama, in parte azione e mostri dall’altro una commedia dolce e simpatica.
A me piace come contrasto e a voi?

Con questo è per oggi è tutto, se non l’avete già fatto vi rinnovo l’invito ad iscrivervi alla Newsletter del sito e a lasciarmi un commento con tutte le vostre impressioni su questa serie.
Come sempre vi ringrazio di essere stati come fino a questo punto e da Anketsu è tutto, non mi resta che salutarvi con un gigantesco e caloroso HOLA !!!!

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Grazie per la lettura
(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)