L’EPISODIO MIGLIORE DEL 2022?: Anime Chainsaw Man | s1 ep8

Articolo realizzato per Anketsu.com da Sakuga_Italia

L’anno appena trascorso ci ha regalato svariati momenti di altissimo livello. Di stagione in stagione, infatti, si sono susseguiti vari titoli che, talvolta anche un po’ a sorpresa, hanno saputo conquistare l’interesse di pubblico e critica. Per quanto ogni titolo meriterebbe una sua specifica analisi, oggi voglio concentrarmi su un singolo episodio, sicuramente uno dei più interessanti di tutto l’anno.

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L’episodio 8 di Chainsaw Man è uno dei più importanti della prima parte della serie, quello che possiamo considerare un punto di svolta per il proseguo della storia, e in quanto tale, deve anche essere messo in scena nel miglior modo possibile. In questa puntata, Shōta Goshozono si è occupato di (co)dirigere l’episodio e ne ha disegnato gli storyboard. Non è una figura nuova all’interno dell’industria, in questo stesso anno ha lavorato ad un altro degli episodi più interessanti, il 21 di Ranking of Kings, con il fantastico combattimento tra Bojji e Bosse.

La puntata si ricollega direttamente a quella precedente, riprendendo la scena a letto tra Denji ed una Himeno visibilmente ubriaca. Fin da queste prime battute notiamo l’impronta dell’episode director; una delle caratteristiche principali di “Gosso” è quella di utilizzare molto spesso i layout 3D come riferimento per realizzare le proprie scene. Un layout 3D permette di sfruttare in modo diverso gli spazi grazie appunto all’effetto di tridimensionalità che riesce a trasmettere.

Proprio questa tridimensionalità è percepibile ad inizio episodio, con la camminata barcollante dal punto di vista di Himeno verso la camera da letto. L’inquadratura, infatti, oscilla da una parte all’altra dello schermo, e lo sfondo realizzato in CG permette di avere un effetto così accentuato, rappresentando bene lo stato di ebrezza della ragazza. La scena funziona perfettamente malgrado gli evidenti problemi nell’animazione di Denji, sdraiato sul letto, la cui sagoma, con lo spostamento veloce di camera, sembra quasi “sciogliersi”.

Effetto che al contrario, data l’ambiziosità generale della scena, rende ancora meglio l’idea della vista alterata di Himeno, come se fosse l’effetto dell’alcol a farle vedere Denji in quel modo distorto.

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L’abilità di Gosso sta anche nell’utilizzare le proprie tecniche peculiari per esaltare ancor di più il tono realistico dato all’intera serie di Chainsaw Man. Nell’episodio 21 di Ranking of Kings, l’elemento cardine è la continua mutazione e distorsione dello spazio circostante.

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Elemento chiaramente non replicabile in Chainsaw Man, che invece preferisce un approccio realistico per descrivere le sensazioni dei personaggi. Ciò appare nelle scene di vita quotidiana, in quanto l’utilizzo dello spazio mira a rappresentare il tutto nel modo più reale possibile, ed ecco che un’inquadratura da sotto un letto, dentro un frigorifero o davanti ad uno specchio diventano strumenti fondamentali.

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Altra nota da sottolineare è il “silenzio” che regna in questo tipo di scene. La meravigliosa colonna sonora composta da Kensuke Ushio è sicuramente un elemento in grado di innalzare il livello di certe scene, ma allo stesso tempo il silenzio che aleggia nell’appartamento di Himeno permette di immergersi totalmente nella scena, fino all’ultimo dettaglio.

Il flashback inserito nel mezzo di questi momenti, che si ricollega direttamente all’episodio precedente, è un altro ottimo esempio, con Denji e Makima che escono dal locale. La camera è virtualmente posizionata dal lato opposto del quale si trova Denji, con un’angolazione e un effetto “fisheye” che permettono di vedere largamente la strada. I passanti, su più livelli di profondità, camminano davanti a Denji mentre Makima si avvicina. La percezione di profondità è perfetta, l’effetto ottenuto è proprio quello di una scena ripresa dal vivo.

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Spostandoci nella fase successiva dell’episodio possiamo notare ancora una massima espressione del realismo proposto da Gosso. La scena sul treno si apre con un follow sulla camminata nel corridoio dell’assistente di Makima. L’inquadratura si sposta seguendo la camminata, e la camera è posizionata all’esterno del treno. Anche qui la percezione di tridimensionalità dello spazio, anche vedendone più angolazioni in successione, è semplicemente perfetta.

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Così come ho evidenziato l’importanza dei silenzi all’interno di varie scene, allo stesso modo non va di certo trascurata, anzi, la sensazionale colonna sonora di Kensuke Ushio. Come già dimostrato nei lavori precedenti, le tracce composte da Ushio sono sempre parte integrante delle scene che accompagnano, spesso e volentieri adattando la scena alla colonna sonora, piuttosto che fare il contrario.

Nella parte successiva dell’episodio, abbiamo un ottimo esempio di ciò; la traccia crea l’atmosfera perfetta per quel momento, ne scandisce i tempi, mentre a schermo vengono proposte varie situazioni, da Denji e compagni che si gustano ravioli e ramen, fino a Kobeni che cammina per le strade. Tutti momenti apparentemente tranquilli, che però precedono gli “spari” (titolo della puntata) dopo i quali torna a regnare un silenzio straniante.

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Subito dopo si apre lo scontro con il Diavolo Katana, parte finale dell’episodio. Dopo un furioso combattimento iniziale, Himeno decide di intervenire utilizzando il Diavolo Fantasma per salvare Aki dal Katana. Anche in questo caso, c’è un brillante utilizzo della tridimensionalità dello spazio per descrivere le sensazioni dei personaggi. Le mani del Fantasma attraversano il corpo di Himeno e si avvicinano al Katana. La camera, posizionata davanti alle mani, evidenzia la loro crescente velocità nell’avvicinarsi al diavolo. L’inquadratura iniziale parte dal braccio destro di Himeno, che sarà infatti la prima parte del corpo che prenderà in cambio il Fantasma, fino a consumare l’intero corpo della Devil Hunter. Pur di salvare Aki, infatti, è disposta a sacrificare tutta se stessa. Ancora una volta, l’utilizzo della colonna sonora potenzia a dismisura l’intera sequenza.

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CONCLUSIONE:
Questa volta ho provato ad analizzare un singolo episodio dell’anno passato, perché mi sono accorto che tantissime serie del 2022 hanno avuto dei picchi in singole puntate davvero fantastiche, alzando ancor di più il livello di esse.

Ci sarebbero tantissimi altri casi interessanti (e probabilmente anche di livello più alto) da analizzare, ma ho scelto l’8 di Chainsaw perché è stato indubbiamente uno dei più discussi, e incarna alla perfezione tante delle critiche positive e negative mosse all’approccio generale della serie, che comunque anche nel complesso reputo molto buona, nonostante i problemi che ci sono stati. A tal proposito, ho scelto volutamente di non parlare troppo dei problemi dell’episodio, dato che non è esente, ma piuttosto di concentrarmi sui tanti aspetti positivi, spero che i concetti che volevo esprimere siano stati abbastanza chiari.

Ultima cosa, questi post servono tanto anche a me per allenarmi con la scrittura e per capire se riesco a far passare i concetti che ho in mente, quindi mi piacerebbe sapere se ci sono stati errori, passaggi non chiari, o in generale cose da correggere all’interno del post, mi farebbe davvero piacere avere qualche feedback!

Hola! Qui Anketsu, faccio una piccola apparizione finale per ringraziare il caro Sakuga_Italia che ci porta sempre articoli e discussioni interessanti e vi invito a dire la vostra sia su questo ottavo episodio dell’anime di Chainsaw Man sia su tutta la serie di casa ShonenJump (la stessa rivista di My hero academia, Death note, Ken il Guerriero, Black Clover, Yugioh, Saint Seiya, Demon Slayer, Jujutsu kaisen, Dragon Ball e moltissimi altri).

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(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)