La terza stagione di Kaguya-sama è perfetta? [Analisi episodi 1-7]

Post realizzato per Anketsu da Sakuga_Italia

Kaguya-sama: Love is War Ultra Romantic” sta godendo di una delle produzioni più interessanti degli ultimi anni, tra problemi legati allo scarso tempo a disposizione ed episodi estremamente ispirati. Entriamo nel dettaglio di queste prime sette puntate della serie, per capire meglio questa produzione del tutto singolare.

La terza stagione riparte dalle certezze delle serie precedenti, come se non avesse mai lasciato i nostri schermi. Il regista della serie è infatti sempre Mamoru Hatakeyama (creditato anche come Shinichi Omata in alcuni suoi lavori), ed è subito lui a dirigere il primo episodio della terza stagione, oltre a disegnarne gli storyboard. Affiancato alla direzione da Takayuki Kikuchi, ci porta un episodio a dir poco geniale, a dimostrare tutta la creatività di questa produzione. La puntata è infatti un autentico manifesto di tutte le tipiche tecniche utilizzate da Hatakeyama, e riesce ad essere molto divertente, oltre a rimostrare benissimo tutte le sfaccettature del cast principale già introdotto nelle precedenti stagioni, con gag dirette con grande inventiva.

È il caso della divertentissima scena che vede protagonisti Miyuki, Kaguya e Hayasaka, basata sulla popolare (almeno in Giappone) piattaforma di messaggistica “LINE”. La sequenza fa leva sulla ormai nota scarsa abilità di Kaguya con qualsiasi apparecchio tecnologico, generando una serie di gaffe sulla funzione “visualizzato” della piattaforma. La scena è gestita impeccabilmente, si riescono a percepire alla perfezione l’inesperienza di Kaguya nella situazione, Miyuki che cerca di sopraffare la “rivale” e l’imbarazzo di Hayasaka nell’assistere alla scena.

Qui vi è un’autentica dimostrazione della genialità della sequenza; ad esempio, l’utilizzo singolare dei suoni, possiamo infatti assistere alla voce di Miyuki scorrere lentamente in una tubatura, e con una transizione uscire dall’altoparlante del cellulare di Kaguya. Come in altri lavori di Hatakeyama, vi è anche una particolare attenzione all’utilizzo di luci e ombre all’interno delle scene, per dare un ulteriore effetto a certi momenti. Una tecnica tipica dei lavori del regista è infatti il kagenashi, basata sul particolare utilizzo delle ombre. Questa prevede la totale assenza di ombre sui personaggi, sugli sfondi, o anche su entrambe le cose, al fine di enfatizzare certi momenti. Il risultato è davvero particolare, il disegno sembra essere estremamente piatto, privo di dettagli, ma al contrario la scena risulta artisticamente molto ispirata.

Non si tratta ovviamente solo di kagenashi, ma l’attenzione sulle luci e ombre è costante, utilizzate ad esempio in modo particolare sui primi piani, per mettere in risalto momenti più introspettivi dei personaggi, o per evidenziarne certi stati d’animo. Nella scena prima citata, vi è infatti un particolare utilizzo della luce in uno sguardo lanciato da Kaguya ad Hayasaka. In quel momento, si percepiscono perfettamente gli stati d’animo dei due personaggi, la prima terrorizzata per la gaffe commessa con Miyuki, la seconda, invece, in totale imbarazzo e disagio.

kagenashi utilizzato in due scene del primo episodio. Nella prima, enfatizza notevolmente lo stato d’animo di Hayasaka, mentre nella seconda è lo sguardo di Chika a risaltare, con il personaggio perfettamente senza ombre che risalta rispetto alla luce in sfondo.

-L’intelligente utilizzo di luci e ombre, gli sguardi di Kaguya e Hayaska parlano da sé-
-In questa scena vi è un originale utilizzo dell’audio, la voce di Miyuki sembra entrare nella tubatura per poi uscire dall’altoparlante di Kaguya-

Anche l’ultima parte di episodio ha diversi spunti interessanti con la scena del torneo di “braccio di ferro”. Dopo una serie di duelli, si arriva alla finale che vede Kaguya sfidare Miyuki. La sfida ovviamente sfocia sempre nella “guerra d’amore” fra i due, e si susseguono una serie di eventi comici. Qui vi è un altro momento artisticamente molto interessante; la scena in cui Kaguya viene proclamata “regina dei muscoli” passa dal classico stile della serie, ad una scena in cui viene utilizzato un filtro che richiama alla qualità video delle vecchie VHS, una scelta particolarmente azzeccata e che verrà riproposta poi nell’episodio 7.

La puntata si chiude poi con la sigla d’apertura della serie. Per quanto non sia al livello della precedente opening, la sigla è comunque perfetta per una stagione di Kaguya-sama. La musica è sempre di Masayuki Suzuki, insieme a Suu, con la nuova canzone “GIRI GIRI”.
L’opening mostra perfettamente tutte le caratteristiche della serie, incarnandone appieno l’estetica.

Non a caso la regista è ancora Eiko Hirayama, affiancata da Ryouta Aikei, già regista di un episodio della seconda stagione della serie, il tutto con gli storyboard supervisionati dallo stesso Mamoru Hatakeyama. Non c’è da stupirsi se infatti ritroviamo alcune delle genialate del regista, come ad esempio la sequenza con gli orologi. Le braccia di Kaguya e Miyuki diventano delle vere e proprie lancette e girano allo stesso tempo degli orologi in sottofondo. Ancora una volta, tra l’altro, abbiamo diversi richiami alle precedenti stagioni, come Chika con la lente da detective (come nell’opening della seconda stagione) o la presenza costante di arco, frecce e cuori come nelle sigle delle altre serie.

Un altro aspetto molto interessante riguardante il primo episodio è relativo alle animazioni. Questa puntata, infatti, è stata una solo key animation da parte dell’animatore Shinnosuke OTA, che oltre ad essere animation director dell’episodio, ne ha prodotto tutte le animazioni chiave. Si tratta di una scelta piuttosto singolare, che raramente si vede all’interno di produzioni anime. Come sappiamo, animare richiede un’enorme quantità di tempo, e la maggior parte delle produzioni non gode del tempo necessario per produrre gli episodi, e molte serie rischiano infatti di collassare a causa dello scarso tempo a disposizione, con la qualità degli episodi che va a calare man mano. Per far fronte a questo problema, spesso si ricorre ad una maggiore quantità di mano d’opera; questo, però, può portare a diversi problemi, tra cui la difficoltà nella comunicazione che ci può essere tra tanti animation director, con conseguente difficoltà nel portare a termine scene di buona qualità.

La terza stagione di Kaguya-sama sta facendo fronte a diversi problemi riguardo il tempo di produzione; i tempi richiesti da Aniplex sembrano essere troppo stretti, costringendo lo staff a ritmi di lavoro incessanti. La domanda, allora, sorge spontanea: com’è stato possibile avere un solo animation director e key animator per il primo episodio nonostante lo scarso tempo disponibile?
La gestione da parte del team è totalmente diversa rispetto ad altre, nonostante lo scarso tempo a disposizione si è voluto comunque affidare l’intera produzione delle animazioni chiave ad un singolo animatore, e il risultato, per quanto dispendioso, è stato ottimo, in piena linea con le idee del regista.

Non è di certo banale poter contare su membri del genere nello staff, ma in questo caso sta anche all’abilità del direttore nello scegliere lo staff più adeguato a ogni episodio. Altro elemento fondamentale è la presenza dello stesso Hatakeyama in ben tre degli episodi della serie, l’1, il 3 e il 7. Anche questo è piuttosto particolare, non è infatti così frequente vedere così spesso il regista di una serie lavorare direttamente ai singoli episodi, che sia per realizzare storyboard o come episode director.

È invece un aspetto tipico di Hatakeyama, che in entrambe le precedenti stagioni ha lavorato a ben cinque episodi. Questa scelta aiuta nettamente la produzione, che può far riferimento a più riprese al suo direttore e capire al meglio la linea che vuole tenere. Gli episodi di Hatakeyama sono indubbiamente i migliori e, per far fronte alle difficoltà di produzione, vengono usate delle tecniche specifiche per limitare il tutto. L’ultimo episodio uscito è un chiaro esempio di ciò, con alcune scene divertenti e ricche di inventiva per far fronte allo scarso tempo a disposizione.

Tutta la puntata è comunque ottima, con scene molto divertenti e i classici spunti di Hatakeyama; vi è infatti un ulteriore richiamo agli anni ’80/90 con l’effetto da VHS, oltre all’utilizzo delle tipiche tecniche di Osamu Dezaki. Il richiamo è evidente e spesso viene utilizzato in produzioni moderne, ma nelle mani di Hatakeyama sembra decisamente più ragionato, con scene che vengono esaltate ulteriormente da questi aspetti. Si possono notare, infatti, le tipiche inquadrature e le luci, che quasi ci trasportano in una produzione anni ’80/90.

-In questa scena si notano pienamente tutte le influenze di Dezaki-

Chiudiamo il cerchio con l’episodio 3, anche qui vi è un’autentica dimostrazione di tutte le tipiche tecniche del regista. L’episode director in questo caso è Aika Ikeda, con il compito di dirigere, appunto, le idee presentate da Hatakeyama negli storyboard. Il risultato è, ancora una volta, eccezionale; l’utilizzo delle luci è a dir poco geniale, sia se si tratta di fonti di luce, sia per quanto riguarda il kagenashi, costantemente presente e sempre molto azzeccato.

kaguya sama love is war anime ita
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La grandezza della serie non si limita però solo a queste tre puntate. Il secondo episodio ci presenta la prima sigla di chiusura della serie. Si tratta di una sorta di “sequel” dell’ending della prima stagione, al tempo diretta da Nichika Ono.

Ebbene, Ono ci porta un’altra stupenda ending in questa terza stagione, stavolta come parodia di “Starship Troopers”. La sigla, infatti, richiama molto ad uno stile cinematografico, impostato come se fosse un sogno del cast principale. Per rendere al meglio ciò, il character design viene notevolmente cambiato rispetto alla serie, e l’atmosfera generale che si percepisce è a dir poco perfetta.

A differenza dell’ending della prima stagione, Ono si è affidato a Norifumi Kugai per dirigere le animazioni in questa terza, di cui possiamo apprezzare la particolare sequenza iniziale.

La sigla si chiude con Kaguya e Miyuki che si “svegliano” dal sogno, e per evidenziare il ritorno alla realtà, in questa fase i design risultano molto più realistici, staccando dal particolare stile utilizzato nelle scene precedenti.

-Le divertenti analogie della sigla con Starship Troopers-
-Il particolare stile di Norifumi Kugai-
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Un altro episodio degno di nota è sicuramente il 5, diretto da Takayuki Kikuchi, e con storyboard di Toshinori Watanabe. Protagonista assoluta è la battaglia rap con Miyuki e Chika. Si tratta indubbiamente di una delle scene più divertenti di tutta la serie, riuscendo a tenere fede alle idee di Hatakeyama e allo stesso tempo inventare uno degli episodi più particolari artisticamente, diverso da tutti gli altri, ed è anche grazie a questo che riesce ad essere così intrattenente.
La battaglia rap, oltre ad avere delle ottime visual, stupisce in modo particolare per il comparto audio, che necessita in questo caso di una perfetta sincronizzazione.

Non è infatti semplice adattare il beat in sottofondo agli storyboard, e conseguentemente alle parti rap, un lavoro non da poco per il sound director Jin Aketagawa, piuttosto inusuale per una produzione anime. Tutta la scena è però gestita in modo impeccabile, le stravaganti visual si sposano alla perfezione con la musica, Chika fa un beatbox in sottofondo, mentre Miyuki si lancia in un freestyle davvero singolare.
Oltre a questo, abbiamo anche diverse scene comiche che fanno leva sulla mala sorte di Miki, dando spazio ad uno stile molto da “cartoon”, particolarmente azzeccato per la sequenza.

Tra le altre cose, in questo episodio abbiamo l’ending speciale tipica di ogni serie di Kaguya-sama, in pieno tema con quanto mostrato nell’episodio. Si tratta infatti di una vera e propria battaglia rap tra Chika e Miyuki, interamente diretta e animata dal giovane animatore Vercreek. La sigla è davvero eccezionale; ancora una volta si ha uno stravolgimento dei tipici character design della serie, risultando in questo caso totalmente opposti come stile.

La scelta, che può far storcere il naso ad una prima occhiata, è invece un modo per staccare totalmente la sigla dalla serie, per farla sembrare come qualcosa a sé stante, che appunto andrà in onda una sola volta in tutto l’anime. Curioso il fatto che è stato lo stesso Vercreek a chiedere al comitato di produzione se fosse meglio riadattare i design, in modo tale che fossero più simili a quelli della serie, ma lo stesso regista dell’episodio Kikuchi ha voluto fortemente che fosse interamente prodotta da Vercreek, ecco appunto perché è lui da solo a coprire la maggior parte dei ruoli.

Un lavoro sicuramente molto dispendioso, si parla di circa nove mesi per produrre il tutto, tra animazioni chiave, secondarie e correzioni, curati interamente da Vercreek e qualche collaboratore. È stato lo stesso Vercreek ad avere postato diverso materiale di produzione sul suo account Twitter, per chi volesse approfondirne qualche dettaglio. Il risultato è a dir poco straordinario, i movimenti sono un autentico piacere per gli occhi, i colori e le luci perfettamente gestiti, uniti alla musica che rende il tutto ancora più coinvolgente.

La divertente battaglia rap, si nota la perfetta sincronizzazione dell’audio con le visual-
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-La straordinaria ending di Vercreek-

In conclusione, la terza stagione di Kaguya-sama è sicuramente ad ora una delle migliori produzioni dell’anno, i primi sette episodi hanno stupito su tutti i fronti e fanno ben sperare anche per i successivi. Nonostante i vari problemi di produzione, il risultato è ottimo, e possiamo solo augurarci che continui tenendo questa linea.

CONSIDERAZIONI
Hola a tutti, io sono Anketsu e mi paleso a voi nel box delle box delle considerazioni giusto fare un grande ringraziamento a Sakuga_Italia che ha scritto questo post (se non l’avete già fatto vi invito a passare dalla sua pagina Instagram) e per sentire un po’ le vostre impressioni.

Voi state seguendo l’anime di Love is War, condividete i pensieri del nostro Sakuga su queste prime puntate o la pensate diversamente? e in più, che ne pensate dei post di analisi di questo genere, ne vorreste altri in futuro?

Fatemi sapere le vostre tutte le vostre opinioni con un commento qui sotto oppure passate dal server Discord per discuterne tutti insieme con gli altri utenti della community.

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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