Lo straordinario finale “ultra romantico” della terza stagione di Kaguya-sama [analisi episodi 8-13]

kaguya sama recensione anime

Post realizzato per Anketsu.com da Sakuga_Italia

Un mese fa ci eravamo lasciati con le straordinarie prime sette puntate di “Kaguya-sama: Love is War Ultra Romantic”, in attesa di conoscere il tanto desiderato finale di questo arco narrativo. Ebbene, la serie è riuscita a stupire ancora e si è rivelata indubbiamente una delle più interessanti degli ultimi anni, con altri sei episodi eccezionali, portati all’apice dal finale, appunto, “ultra-romantico”.

Come già detto nell’articolo precedente, la terza stagione non ha di certo goduto delle migliori circostanze produttive, principalmente a causa dei tempi ristretti dettati. Il merito dell’ottimo risultato va infatti allo straordinario staff del regista Mamoru Hatakeyama che, nonostante tutto, è riuscito a prendere e addirittura migliorare il prodotto originale, usando la sua straordinaria inventiva per regalarci un finale di stagione incredibile.

L’episodio 8 è diretto da Nobukage Kimura, una delle figure più presenti nei lavori di Hatakeyama, nonché uno dei migliori a riportare fedelmente lo stile del regista e con la stessa genialità. Non è infatti un caso che l’episodio 9 di “Shouwa Genroku Rakugo Shinjuu”, sempre diretto da lui, sia uno dei più ispirati, in grado di mostrare tutta la profondità dei momenti più importanti e far percepire alla perfezione le sensazioni dei personaggi. Nonostante Kaguya-sama sia una serie completamente diversa, non manca di certo l’inventiva dell’episode director.

La puntata è infatti ricca di spunti, a partire proprio da quello che può essere considerato il punto di svolta della storia. Kaguya si interroga su quale sia il suo ruolo in questa guerra romantica, e come dovrebbe agire nei confronti di Miyuki. Come già visto più volte nella serie, i personaggi esprimono le loro sensazioni anche più intime sia con momenti riflessivi, ma anche con la solita dose di comicità che li caratterizza. La scena a teatro è un ottimo esempio di ciò, e rappresenta più fasi del personaggio di Kaguya, che continua a non trovare una vera e propria soluzione per porre fine a questa interminabile battaglia.

Allo stesso tempo, non mancano i classici espedienti per far fronte allo scarso tempo a disposizione. Come già detto, questa stagione ha quasi sempre stupito più per la sua genialità nella regia piuttosto che con animazioni di alto livello, ed ecco infatti che vengono riproposti una serie di stratagemmi al fine di risparmiare.
La particolarità è che ancora una volta la serie riesce a stupire e ad utilizzare questi espedienti in modo molto creativo, tanto da non far percepire minimamente problemi all’interno della produzione, e che grazie ai membri di livello nello staff come Kimura riesce sempre a divertire.

Vengono infatti prese diverse tavole direttamente dal fumetto, o vengono utilizzate scritte a schermo al posto di mostrare effettivamente le scene. Per quanto sia abbastanza chiaro che si trattino di trucchetti per ovviare alla mancanza di tempo, ciò che invece non manca mai è la grande inventiva. Nulla è infatti messo per caso, ma a modo suo rappresenta le scelte stilistiche della regia, come la presenza nelle scene dei cosiddetti split screen, frequentemente utilizzati da Kimura nei suoi lavori e che nonostante non accompagnino sequenze brillantemente animate, evidenziano alla perfezione alcuni momenti chiave della puntata, in modo tale che risaltino nella giusta proporzione allo spettatore.

Non si tratta di certo della prima serie in cui vengono utilizzati espedienti di questo tipo per ovviare a problemi di vario genere. Diverse scelte prese in questo episodio possono infatti ricordare altre serie come “Le situazioni di Lui & Lei” di Hideaki Anno.
(P.S. sono Anketsu mi intrometto perché come vi ho già detto diverse volte “Le situazioni di lui e lei” è una delle mie rom-com preferite di sempre, lo reputo uno dei pochissimi anime sentimentali che rappresenta in maniera realistica una relazione, se non l’avete visto/letto vi invito caldamente a recuperarlo).

Anche lì, ad esempio, tra le altre cose, c’è un frequente utilizzo delle stesse tavole del fumetto originale, inserite direttamente all’interno delle scene. La sensazione, però, è molto simile a quella che si ha guardando Kaguya-sama, in quanto vengono utilizzate in modo molto intelligente, e anzi ne rappresentano un vero e proprio stile all’interno della serie.

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alcuni esempi di tavole riprese dal manga di kaguya-sama
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la stessa tecnica usate ne “le situazioni di lui e lei”
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esempio di split screen usato da Kimura nell’episodio 8

L’episodio 9 è invece forse il più stravagante di questa seconda metà. A dirigere la puntata troviamo Motoki Nakanishi, mentre gli storyboard sono dello stesso Hatakeyama. Da sottolineare la divertentissima scena con gli “Elite 4” del ramen, in cui è l’animatore Shinobu Nishioka ad animarne buona parte. I design degli Elite 4, a differenza dei classici della serie, sono estremamente realistici e dettagliati, quasi a voler sottolineare la serietà di questi personaggi. Il risultato è però esattamente l’opposto, in quanto risultano invece piuttosto goffi e fuori luogo, inseriti in una serie di scene che li rendono il principale elemento comico della puntata.

Ad esempio, quando Kaguya serve il tè al loro tavolo, uno dei due Elite viene avvolto da una strana aura, e diventa in grado di captare ogni singolo segreto dietro alla preparazione del tè, e unito ai dettagli sui visi e i corpi degli Elite, rende la scena davvero divertente.

Anche in questo caso vi è tutta l’inventiva del regista Hatakeyama, sia nei classici giochi di luci e ombre, con il costante utilizzo di kagenashi e zenkage, ma anche, ancora una volta, con i classici espedienti per “risparmiare” su diverse scene, come la quasi totale perdita di dettaglio nei singoli frame. Inutile dire che anche in questo caso il risultato non stona con il resto della puntata, ma diventa quasi un valore aggiunto al suo stile.

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esempio di zenkage, il soggetto è interamente coperto dall’ombra

Anche l’episodio 10 è un esempio di ottima animazione utilizzata per rendere ancor più divertenti certi momenti, a riprova del fatto che nonostante le pessime tempistiche, il team stia comunque lavorando nel migliore dei modi per innalzare sempre più il livello della serie, e la scena tra Shirogane e le sorelle Fujiwara è un chiaro esempio di ciò.

Uno dei punti più forti della serie, che la rende memorabile anche come adattamento, è sicuramente il continuo reinventare ed enfatizzare certe scene dell’opera originale, e ne escono sempre delle gag ancora più efficaci rispetto al fumetto. Come già detto, il merito va sicuramente ad Hatakeyama e il resto dello staff. Ognuno è infatti riuscito a dare una propria impronta alla serie, lasciando libero spazio alla creatività e allo stesso tempo rimanendo saldamente nei suoi canoni.

L’episodio 11, diretto da Ryota Aikei, presenta una serie di queste divertenti scenette prese dal manga e completamente reinventate. In particolare, la citazione a “Resident Evil” è uno dei momenti più alti della puntata. Viene infatti utilizzata la tipica telecamera fissa del gioco mentre Kaguya scappa da Ishigami che impersona un ipotetico nemico all’interno del videogame. Il corridoio della scuola è come se fosse diviso in zone, e la camera cambia a seconda della zona in cui si sposta Kaguya, proprio come se fossimo all’interno di un videogioco. A rendere il tutto anche più comico è Kaguya che, nel tentativo di scappare, si scontra insistentemente con un mobiletto del corridoio, esattamente come se fosse comandata da un giocatore.

Il momento più alto della stagione è però nelle ultime due puntate, la 12 e la 13, andate in onda come episodio unico da 48 minuti in patria. Gli storyboard sono anche in questo caso di Hatakeyama, che come accennato nello scorso post, anche in questa stagione ha lavorato a ben cinque episodi della serie, esattamente come le due precedenti. La sua presenza è stata fondamentale, perché la testa di questo team geniale è indubbiamente lui. Dover far fronte alle scarse risorse e i tempi ristetti non è mai facile, e molte produzioni ne risentono pesantemente, ma al contrario in Kaguya-sama sembra quasi essere diventato un motivo per essere ancor più creativo e divertente.

Nell’ultima puntata la conclusione del festival serve anche a portare a compimento la dichiarazione tra Kaguya e Shirogane, una sorta di ultimo atto a chiudere l’arco narrativo. Miyuki, infatti, vuole trasferirsi alla fine di questo anno all’università di Stanford, e il festival rappresenta l’ultima occasione per dichiararsi. Il tutto è imbastito perfettamente e culmina con la stupenda scena sulla torre dell’orologio. Qui è dove ha luogo la dichiarazione tra i due, e si riescono a percepire tutte le sensazioni provate dai personaggi in quel momento.

I palloncini di colore blu e rosso, a simboleggiare ovviamente Shirogane e Kaguya come in tutta la serie, creano un’atmosfera fantastica. Hatakeyama è senza dubbio uno dei migliori quando si tratta di focalizzarsi sui singoli personaggi per evidenziarne le sensazioni, che per la loro intensità riescono a travolgere lo stesso spettatore e renderlo ancor più partecipe in tutta la scena. Il bacio finale coperto dal palloncino blu immerso nel mare di cuori rossi pone fine a questa battaglia nel finale più romantico, o meglio, ultra-romantico, possibile.

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Non poteva però di certo mancare la classica gag a cui la serie ormai ci ha abituati. Dopo la dichiarazione abbiamo infatti un divertente siparietto tra Kaguya e Hayasaka, nel quale la prima è a dir poco esaltata per quanto successo precedentemente ed è quasi irriconoscibile agli occhi della cameriera. Il solito Hatakeyama ci regala i classici giochi di luce che elevano sempre il livello delle scene, anche quando sono gag.

La serie si apre ora a varie strade, in quanto la dichiarazione deriva appunto dal cambio di scuola, e addirittura di stato, da parte di Miyuki. Nella scena della torre, Kaguya esprime la sua volontà di seguirlo, ma sarà veramente così o ci saranno altri colpi di scena?

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il costante gioco di luci e ombre di Hatakeyama

Commento finale
Siamo giunti finalmente (o forse purtroppo?) alla fine di questa stagione. Abbiamo riso, pianto, urlato, tremato, arrossito, tutto ciò in soli 13 episodi in un’autentica altalena di emozioni. Come già detto più volte nei due post, questa stagione dal mio punto di vista rimane completamente in linea con le due precedenti, ma è stata anche una grandissima riprova di tutta la creatività della produzione, e allo stesso tempo della grande abilità con cui si sono destreggiati tra tutti i problemi.

Come ultima nota basti pensare che il modello della torre dell’orologio nell’ultimo episodio, è stato completamente ritoccato appena sei ore prima della messa in onda. Dovendosi destreggiare in mezzo ad un mare di problemi, paradossalmente ne è uscito un prodotto anche in grado di superare le stagioni precedenti. Tra l’altro, è stato già annunciato un nuovo progetto animato, e si stavano già facendo diverse teorie sul post credit dell’ultima puntata, per molti un chiaro riferimento ad una quarta stagione. Quello però di cui siamo certi, è che noi spettatori non ne saremo di certo delusi.

CONSIDERAZIONI:
Hola qui è di nuovo Anketsu che vi scrive, volevo giusto tirare un po’ le somme di questo post e fare due parole insieme.
Come vi è sembrato questo nuovo lavoro di Sakuga_Italia? mi raccomando passate dalla sua pagina e supportatelo a più non passo.

Invece voi che ne pensate di questa season dell’anime di Kaguya? vi è piaciuta? ci sono aspetti che vi hanno colpito e altri che invece non vi sono piaciuti?
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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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