Ijiranaide Nagatoro san: Anime s1 ep9 Senpai sotto sotto è un pervertito [commento]

nagatoro sorride al tramonto
-sembra contenta sta volta-

INTRODUZIONE
Hola qui è il vostro Anketsu, oggi partiamo con il consuento commento settimanale dedicato all’ultimo episodio di Don’t Toy with Me Miss Nagatoro, (“Please don’t bully me, Nagatoro”)
La serie anime è affidata allo Studio TMS, la regia invece è di Hirokazu Hanai, l’idea orignale deriva dal mangashonen omonimo ideato da Nanashi.
(Qui vi lascio il commentary al primo episodio)

In questa commedia sentimentale ci troveremo nel bel mezzo del complicato rapporto di amore-odio tra Hayase Nagatoro e il Senpai.
La prima è una ragazza tutto pepe che si diverte a tormentare gli altri con scherzi e prese in giro, il secondo è un ragazzo timidino che non riesce a reagire alle angherie.
Durante la serie vedremo le loro bizzarre e sempre più stupide avventure, ma aspettatevi altro oltre alle gag demenziali, perché questo strambo rapporto porta con se anche diversi sentimenti inespressi che forse prima o poi verranno a galla.
Ora siamo pronti per partire, mettetevi comodi e godetevi la lettura di questo commentary!

(Alla fine trovate il link agli altri episodi)

nagatoro e il senpai stretti insieme
-“””boxe”””-

COMINCIAMO!
Indovinate in che aula comincia la puntata di oggi? esatto! Aula d’arte!
Mentre il Senpai si esercita come al solito nel disegno, Nagatoro …. beh lei fa pugilato.
Perché vi chiedete? tutto è dovuto ad un dvd prestatole dal senpai sulla boxe.
(Non ho ben capito la battuta esatta ma credo che la citazione fosse per Hajime no Hippo, serie spokon ultra popolare in Giappone sul mondo della boxe)

Ovviamente la cosa, come del resto ogni altra fissa di Hayase, si traduce in guai per il Senpai e questa volta il povero ragazzo si ritrova costretto a fare da sparring partner.
La ragazza, anche se più esile e piccola di lui, è una vera furia e tartassa di mazzate il povero compagno, (in realtà non lo colpisce ma si ferma un millimetro prima) fino a costringerlo all’angolo.
Qui il povero studente mette male il piede e si ritrova ad aggrapparsi al corpo di Hayase.
In realtà è stato praticamente meno di un abbraccio ma tanto basta per far partire la ragazza con le sue solite prese in giro.
(In realtà il mezzo-abbraccio, anche se è durato 1 secondo, ha anche l’effetto di far arrossire ed imbarazzare vistosamente entrambi i ragazzi. Devo dire che questo tipo di scenette nelle serie sentimentali mi stanno un po’ sulle scatole, troppo esagerate e a lungo andare scadono nel ridicolo, non è possibile che arrossiscono per ogni cosa, neanche alle elementari la gente si imbarazza per così poco)

Poco dopo Nagatoro corre a raccontare l’accaduto alle sue compagne di classe/compagne di malefatte.
Sentendo il racconto sulla boxa, anche le altre si mettono in testa l’idea di andare a lottare e placcare il povero Senpai.
Osservando questa reazione la nostra protagonista si rende conto del suo madornale errore.
Lottare significa contatto fisico e ad Hayase ovviamente non sta bene che altre ragazze possano entrare nel perimetro del Senpai.
(Questo perché, come ormai hanno capito tutti gli spettatori, la ragazza è completamente innamorata del suo compagno di scuola, solo che non ha ancora trovato il coraggio di ammetterlo con se stessa)

nagatoro e gamo si sfidano
-la sfida è aperta-

L’oasi di pace e tranquillità del nostro povero protagonista ormai inevitabilmente compromessa, le ragazza hanno stabilito il loro campo base e non sembrano volersi spostare.
Questo significa addio silenzio e benvenuto chiasso.
In realtà anche volendo il gruppo non potrebbe spostarsi, questo perché il loro abituale ritrovo è stato invaso da un gruppo di videogiocatori incalliti.
Ci sarebbero diversi modi cortesi ed umani per risolvere la cosa, ma qui siamo nel regno del terrore e le ragazze optano per la tecnica della morte.
Mandare Sakura a fare la gatta morta con tutti i maschi del gruppo facendo sì che nel giro di una settimana i quattro finiscano per litigare …. diabolicità pura.

Ooooovviamente, anche questa discussione finisce per diventare un trampolino di lancio per deridere il Senpai.
Gamo infatti sostiene che il ragazzo sia completamente privo di istinti sessuali, mentre Nagatoro sostiene che ne abbia fin troppi ed è pronta a scommettere di riuscire a trovare almeno un manga erotico nascosto dal ragazzo in aula d’arte.
(Hayase se l’è presa di brutto, ci tiene proprio a dimostrare che il ragazzo ha delle pulsioni sessuali, forse era più un suo desiderio personale che altro)

Dopo diversi tentativi e minuti sprecati, Nagatoro non ha ancora trovato nulla di compromettente.
Forse il nostro Senpai è veramente un semplice ed innocuo erbivoro che non potrà mai combinare niente di sessuale con una ragazza?
CERTO CHE NO, il fumetto zozzo c’è eccome, è semplicemente che è nascosto troppo bene.
Il tempo sta per scadere, poi però accade l’impensabile e il nostro protagonista si auto-killa andando a spostare il manga e mettendolo il bella vista.
In realtà la cosa non colpisce più di tanto Gamo e Yoshi, l’unica che sembra essere sollevata dalla cosa è la stessa Nagatoro.
(Praticamente il Senpai ha voluto dimostrare alla sua ragazza compagna di classe di essere interessato al contatto fisico con l’altro sesso.
P.S. anche questa volta il Senpai ha provato a giustificarsi dicendo che lo legge solo per i disegni e la trama, questa cazzata l’abbiamo detta tutti prima o poi)

il senpai fa il figo
-l’orecchino cambia tutto-

Passiamo al secondo spezzone intitolato: “Non esiste che un pervertito come Senpai possa avere un appuntamento“.
Mentre Hayase e il suo compagno di vita di scuola, litigano e bisticciano come al solito, Sakura in lacrime irrompe dalla porta.
A quanto pare, uno dei ragazzi che avevamo visto prima (quelli che giocavano ai videogiochi) avrebbe iniziato a stalkerare la ragazza.
Magari voi direte che è il karma, visto che la ragazza aveva giocato con i sentimenti del gruppo, ma fatto sta che la cosa sta diventando problematica.
Lo stalker segue Sakura ovunque, a scuola, al ristorante e perfino sotto casa, la situazione non può continuare così.

Il piano è uno solo: il Senpai dovrà far finta di essere il ragazzo di Sakura e i due dovranno simulare un appuntamento così da spingere lo stalker allo scoperto.
La cosa è INACCETTABILE, però il ragazzo accetta lo stesso, è solo Hayase che non sembra averla presa troppo bene.
Il fatidico giorno arriva e i due ragazzi si incontrano poco fuori dalla stazione, per l’occasione Sakura si è vestita tutta carina, con gonnellina, vestitino rosso senza spalline e basco.
La cosa non fa che far incazzare ancora di più Nagatoro che insieme alle altre segue la “coppia” dalla distanza.
Poi Sakura se ne esce con una domanda: “Senpai non c’è un’altra persona con cui vorresti un appuntamento?“.
(Lo sa raga, Sakura lo sa)

Intanto anche Gamo, si diverte a stuzzicare e far ingelosire Hayase (anche Gamo lo sa).
Poi arriva il momento della verità, pur di far cessare la cosa, Nagatoro si mette in modalità “sentinella distruttrice” e dopo aver individuato lo stalker, lo blocca e lo costringe a smetterla.
Finalmente sembra che tutto si sia risolto per il meglio, ora Sakura non dovrebbe avere più problemi …. sempre che in futuro non faccia più giochetti del genere con i sentimenti delle persone.
Prima di concludere la puntata, c’è anche il tempo per un dolce momento di intimità tra Nagatoro e il Senpai che conversano tornando a casa mentre sullo sfondo li accompagna un romantico tramonto.

sakura abbraccia il senpai mentre nagatoro guarda
-qualcuno sembra geloso-

CONSIDERAZIONI
Siamo arrivati alla conclusione del nono episodi di Don’t Toy with Me Miss Nagatoro, ora è il vostro di lasciarmi un commento con le vostre impressioni:
Come vi è sembrata la puntata e quale delle due parti avete preferito? io direi la seconda.
Fino ad ora che ve ne pare della serie, vi piace come viene affrontata la parte romantica?

Dite la verità, anche voi avete provato a giustificarvi dicendo le leggete i manga ecchi solo per la trama e per i disegni?


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(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

8 risposte a "Ijiranaide Nagatoro san: Anime s1 ep9 Senpai sotto sotto è un pervertito [commento]"

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  1. Qualunque storia abbia un contenuto ecchi io tendo a bastonarla di brutto: spesso, levando quelle scene, avresti una normale serie di altro genere (fantasy o altro). Ti salvo le lasciverie (ogni tanto invento le parole 😛 ) solo se sono soft e al tempo stesso comiche, altrimenti sono convinto che certi inserti fan service siano lì solo perché gli autori non sono convinti della bontà delle loro storie.

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    1. E invece del fanservice non-ecchi che ne pensi?
      mi spiego meglio; fanservice è tutto ciò che non era necessario alla storia (anzi spesso crea delle incoerenze) ma che viene buttato dentro forzatamente per fare da contentino per i fan e per vendere di più in maniera facile. (esempio: la classica puntata al mare, che non c’entra nulla con il resto della storia, ma piace sempre al pubblico)

      Però anche quelle storie romantiche dove (anche se non serviva) partono i discorsi ultra strappalacrime sull’amore o quelle serie adolescenziali dove (anche se non serviva) partono i discorsi sul credere in se stessi e nell’amicizia, sono a tutti gli effetti molto fanservice e bene o male servono per aiutare l’autore a nascondere le varie debolezze della storia.

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      1. Dipende. La puntata di stacco può servire a dare un po’ di decompressione dalle vicende principali, ma è meglio che offra comunque un minimo aggancio alle vicende (per esempio, potrebbe portare a scoprire un particolare in sé innocuo, ma utile, se unito alle altre informazioni, per avere un quadro più completo di una situazione; oppure può presentare un nuovo personaggio ricorrente).
        Il problema di queste puntate di stacco è che spesso servono solo a fare commedia con cliché abusati: puntata al mare per vedere tizie in bikini o personaggi che fanno i provoloni, puntata alle terme per sbirciare oltre l’immancabile muro di bambù che divide uomini e donne, etc.

        I pipponi su amore e amicizia… dipende se allungano il brodo o aiutano a mostrare un lato nascosto, o recentemente sviluppato, del personaggio.
        Anche qui, l’utilità per la storia è spesso inversamente proporzionale al quantitativo di cliché.

        Ci sarebbero altri tipi di fan service, come l’iperviolenza (spesso gratuita, con punte di sadismo prolungato) e il citazionismo (che mi diverte, non lo nego) ma direi che i grossi problemi del fan service, per me, sono l’assenza di collegamento con le vicende o il carattere dei personaggi, l’elevato numero di stereotipi e cliché abusatissimi e l’uso di questo stratagemmi per distrarre dai difetti di struttura della storia.

        Poi ci sarebbe da distinguere tra genere erotico/ecchi e fan service: in quel tipo di opere, forse e proprio la trama a essere un fan service XD

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      2. “ma direi che i grossi problemi del fan service, per me, sono l’assenza di collegamento con le vicende o il carattere dei personaggi, l’elevato numero di stereotipi e cliché abusatissimi e l’uso di questo stratagemmi per distrarre dai difetti di struttura della storia.”

        Su questo sono molto d’accordo, io critico spesso quella tendenza, che si sta diffondendo sempre di più, del dare la priorità al lato spettacolare delle storie invece che a quello della narrazione e costruzione della trama.
        Si creano delle situazioni paradossali in cui le storie sulla carta sono ultra psicologiche e mature ma che a conti fatti sembrano tali solo perché c’è un po’ più di violenza, paroloni scientifici ed azione rispetto al solito.

        Quindi boh, alla fine ti dirò che preferisco una cosa stupida e creata apposta per essere trash come appunto Nagatoro, piuttosto che una cosa ultra impegnata ma che è tutta scena per stupire il pubblico più impressionabile.

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      3. Ma si capisce dai tuoi riassunti che la serie su Nagatoro non parte con ambizioni paurose (le acquisirà nel tempo?) sembra la tipica commediola ecchi con elementi di stampo sentimentale emergenti, più che uno studio psicologico di stampo junghiano. E i disegni sembrano graziosi.
        Non è il mio genere, sembra avere un po’ troppi cliché abusati, ma se da questa serie levi il fan service piccante-moderato, mi sa che i personaggi finiscono a parlare del tempo XD
        Quello che in altre storie è fan service, qui è la base del genere, un po’ come la tensione negli horror o la magia nel fantasy.

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      4. ah si ma quello sicuro, il mio era un discorso sull’assurdo; nel senso che so che sto andando a guardare una cosa giapponese mainstream, quindi so già che troverò i vari cliché abusati.

        Ogni genere poi ha il suo tipo di cliché (come dicevo prima la storia sentimentale ha il cliché dell’esagerare i discorsi sull’amore, le storie adolescenziali hanno il cliché di esagerare i discorsi sul credere in se stessi, le storie psicologiche hanno il cliché del personaggio intelligente ma depresso ecc.ecc.) però appunto se devo scegliere tra i vari cliché mi da meno fastidio una cosa del genere semi-ecchi rilassante, piuttosto che una cosa ultra psicologica e impegnata, ma che è piena di stereotipi che mi fanno perdere di credibilità alla serie.
        Poi ovvio sono gusti, purtroppo il mainstream funziona così.
        (dico purtroppo perché in un mondo ideale ogni storia verrebbe creata per esprimere le idee dell’autore e non ci sarebbero i cliché)

        comunque vengono fuori sempre discussioni carine, mi piace

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