Yashahime: Princess Half-Demon: Anime s1 ep2

Iniziamo subito il commento al secondo episodio di Yashahime: Princess Half-Demon.
(Vi ricordo che si tratta del sequel di Inuyasha ad opera della mangaka Rumiko Takahashi, qui trovate la mia bacheca Pinterest dedicata a lei)
La puntata si intitola Le tre principesse“.
Siamo nel passato, (non il passato dell’altra volta con Kagome e neanche quello dell’epoca Sengoku, ci sono un sacco di passati in questa serie) vediamo Towa e Setsuna ancora bambine.
Le due vivono libere e spensierate nei boschi, ogni momento è dedicato ai giochi e alle risate.
La natura è la loro casa, i ruscelli le dissetano e gli alberi da frutto le sfamano.
Un paradiso.
Fino a quando un giorno, il bosco viene completamente incendiato, le due sorelline cercano in tutti i modi di salvarsi ma qualcosa si intormette tra loro.
Per la precisione un varco dimensionale che risucchia Towa e la porta di peso nel futuro.
La piccola è sola ed impaurita ma ad occuparsi di lei sopraggiunge Sota Higurashi (il fratello minore di Kagome).

(Alla fine trovate il link agli altri episodi)

Da quel giorno sono passati 10 anni e Towa è ormai a tutti gli effetti un componente della famiglia Higurashi.
Anche se la ragazza si è completamente abituata al mondo degli umani, il suo pemperamento demoniaco è rimasto lo stesso e la porta spesso in situazioni pericolose e risse.
(In realtà lei è sempre dalla parte dei deboli, non si accanisce e mostra compassione anche con i bulli che la tormentano)
Torniamo al passato (l’epoca Sengoku, anni dopo testa di radice ma prima dello spezzone della puntata precendente ….. che casino)
Vediamo Moroha e la sua fedele spada Kurikaramaru, impegnate in uno scontro con Hisui (Il più picolo dei figli di Sango)
A fermare i 2 si palesa il più ragionevole ed adulto, Kohaku.

Oltre a lui abbiamo anche Setsuna e la sua Naginata.
(La Naginata è una variante della lancia tradizionale usata tra il 1100 e il 1300, presenta un manico più corto e all’estremità monta una lama ricurva simile ad una spada, si presenta come una via di mezzo tra le altre armi, essendo più corta, leggera e maneggevole, risulta ottima per i combattimenti ravvicinati uno contro uno)
Durante lo scontro con Moroah, Setsuna attiva un nuovo potere che viene definito perla dell’arcobaleno.
(Si tratta della stessa dote oculare che avevamo visto attivare da Towa al tempo della loro separazione)
Attirata da questo potere, compare la Nobildonna dai tre occhi, lo stesso demone che stava da tempo causando problemi al vicino villaggio.

Torniamo al presente, Towa è comodamente impegnata a lucidare il cimelio di famiglia, la spada Kikujumonji, quando i suoi sensi la informano del pericolo imminente.
Non per lei ma per Mei (la figlia biologica di Sota)
Lei, la nonna e il bisnonno (rispettivamente la madre e il nonno di Sota e Kagome) sono stati catturati dalla stessa banda di teppisti che avevamo visto attaccare Towa la mattina.
(Ma… qui è da codice penale, non puoi minacciar euna bambina con un coltello, comeminimo arriva la polizia che ti fracca di bastonate ma ok siamo in uno shonen è giusto così)
Tutto si risolve per il meglio ma la sera stessa. il potere delle perle arcobaleno si mette in moto e Setsuna, Moroah e il demone cone tre occhi vengono trasporti nel presente.

CONSIDERAZIONI
Tranquilli non vi è saltato il wi-fi, la puntata finisce proprio così, vedremo il vero scontro nella prossima.
Oltre a questo, ok, sta cosa delle perle dell’arcobalena mi ha lasciato un po’ così.
Da una parte apprezzo il tocco alla “Sailor Moon” dall’altra dico ma che cazzo, quanta roba ci stava nell’epoca Sengoku?
Prima la sfera dei quattro spiriti che era una collana, ora le perle che sembrano degli ombretti, la prossima cos’è la scarpetta di cristallo demoniaca?

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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