Pokemon Verde Foglia: (monoerba) Pt.5 Erika e Torre Pokemon

Eravamo arrivati al covo Rocket collegato al casinò di Azzurropoli.
Come “dungeon” non è troppo complicato, gli allenatori sono abbastanza debolucci e tutti con i classici pokemon da Team Rocket (Ekans, Koffing, Rattata, Zubat, Grimer)
L’unica parte in cui bisogna accendere un minimo (ma proprio un minimo eh) il cervello è quella dei pannelli rotanti.
Arriviamo davanti al boss finale, il solo Giovanni, capo del Rocket e uno tra gli allenatori più forti di Kanto.
La lotta non è troppo difficile visto che il nostro Venusaur (soprannominato Insalata) è un carro armato.
Giusto Kangaskhan è un tantino ostico ma più che altro perchè mi ero incantato a guardare quanto è bello lo sprite in questa gen.

(Alla fine trovate il link alle altre parti)

Battuto il capo dei capi, riceviamo finalmente la spettrosonda, ora sarà possibile completare la Torre Pokemon e indentificare gli spettri che ci attaccavano.
Prima di tornare, visto che ci siamo facciamo una capatina da Erika.
Si tratta della quarta palestra Pokemon ed anche qui (come nel nostro team) si usano solo pokemon erba.
Per accedere alla palestra servirà avere un Pokemon con Taglio perciò se non lo avete già in squadra andate a ritiriarlo.
La palestra è estremamente semplice, non ci sono indovinelli da risolvere, solo qualche allenatrice.
La lotta con Erika non è da meno, anche lei viene giù abbastanza in tranquillità, il merito và a Victreebel (soprannominato Rosmarino) che da solo disintegra tutti i pokemon della povera capopalestra.
(Ora anche lai sà cosa provava James nell’anime)

Presa la medaglia si torna a Lavandonia.
Senza perdere altro tempo mi butto nella torre, tanto gli allenatori li avevamo già sconfitti durante il primo passaggio in città, cosi almeno abbiamo guadagnato tempo e exp.

Prima dell’ultimo piano veniamo attaccati da un spettro al livello 30.
Si tratta dello spirito della torre, la famosa mamma Marowak che perse la vita per proteggere il suo piccolo.
Purtroppo non si puà catturare, quindi siamo costretti a buttarla giù.
(Cubone e Marowak sono una delle mie linee evolutive preferite)
Arrivati sulla cima della torre dobbiamo percorrere uno stretto corridoio costeggia dagli scagnozzi del Team Rocket.
Una volta sconfitti e rimandati a calci dal loro capo, possiamo parlare con il vecchietto che si trovava prigioniero alla fine della torre.
Si tratta di MR. Fuji (davanti alla torre c’è la sua casa) si tratta di un’amante dei pokemon che con passione e dedizione ha dedicato la sua vita alla cura dei mostriciattoli.
Una volta era uno degli scenziati che lavoravano presso il laboratorio Pokemon dell’isola Cannella.
(C’è sempre stata questa teoria che sia uno di coloro che presero parte al progetto per la creazione di Mewtwo, la cosa sembra molto probabile e in vari giochi sono disseminati dei piccoli indizzi che sembrerebbero avvalorare questa tesi, come il cartello nell’isola di Mew su Smeraldo, purtroppo ancora la questione non è mai stata chiarita ufficialmente)

Una volta soccorso e riportato a casa, Fuji ci consegnerà il Poké flauto.
Ora gli Snorlax non sono più un problema.
(Se volete togliervi il pensiero e sbloccare tutte le vie, oltre che agli Snorlax dovrete pensare anche alle guardie assettate, per far ciò tornate ad Azzurropoli ed esplorando incontrerete una simpatica vecchietta che vi consegnerà del tè, una volta portato a una qualsiasi delle guardie, questa vi farà passare e si occuperà anche di dividerlo con tutti i suoi colleghi, almeno non dovrete passare uno per uno i caselli)

Continuia a sud di Lavandonia, il percorso è costituito da una serie di ponti di legno sospesi sul mare.
Una volta raggiunto il pokemon dormiglione, spetterà a voi affrontarlo, infatti il pokemon dall’aria calma e rilassata se svegliato di colpo si arrabbierà parecchio.
La decisione di catturarlo o sconfiggerlo spetta a voi.
(Ce ne sono altri nella mappa, resta sempre un gran Pokemon per la prima gen ma a noi non serve visto che non è erba)
Una volta battuto, il gigante buono se ne andrà ritornando alle sue montagne, ora il passaggio è libero, possiamo finalmente proseguire.

<– Parte Precedente / Parte successiva –>

Se il post ti è piaciuto
Followami

Commenta
Lascia Like
Passa dai social
Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

Lascia un commento

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑