Hi Score Girl: Anime/Manga [Recensione]

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INTRODUZIONE
Olà a tutti, qui è sempre il vostro Anketsu che vi da il benvenuto ad un nuovo articolo.
Oggi si parla di Hi Score Girl, una storia intrisa di romanticismo e videogiochi. Il tutto nasce come mangaseinen ad opera di Rensuke Oshikiri, l’anime invece può vantare la regia di Yoshiki Yamakawa e animazioni dello studio J.C. Staff (gli stessi di Kiyo in Kyoto, Food Wars e Okaa-san Online).
Grande notizia! Per questa volta non sarà io a farvi da Cicerone tra le pagine di questa storia, ma non preoccupatevi perché siete in ottime mani e al posto mio ci sarà minabooksmanga (non fatevi scappare i suoi lavori, passate subito dalla sua pagine e tartassatela di like fino a che non chiede pietà :P).
Ora mettetevi comodi, rilassatevi e godetevi questa recensione! (noi ci vediamo a fine articolo per due chiacchiere finali, a dopo).

COMINCIAMO!
Hi score girl” racconta della vita di un bambino all’ultimo anno della scuola elementare, Haruo Yaguchi. Egli non ha talenti, ne è bravo in qualcosa, ne intelligente, ne bello, ma una cosa la sa fare molto bene: giocare ai videogiochi! Quando incontra Akira Oono, una sua compagna di classe popolare che lo straccia ad ogni partita di Street Fighter II, lo costringe a considerare la rivincita nei confronti della coetanea come il suo obbiettivo principale nella propria vita. Da questa sconfitta, i due formeranno una strana amicizia. L’anime conta due stagioni disponibili su Netflix, per un totale di 24 episodi che scorrono veramente veloci. La serie animata copre tutti i capitoli del manga, che non è mai stato pubblicato in Italia, e ne conclude la storia. La crescita dei personaggi e le vicende narrate non mancano di coerenza, e anzi aggiungono sempre più valore alla storia.

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Un protagonista gamer fino al midollo

Yaguchi trascorre davvero tutto il suo tempo a giocare. Lo farebbe anche durante l’orario scolastico, peccato che sia proibito! Il protagonista non si presenta come un povero ragazzo solo, timido o triste, perso nella sua brama di giocare. Al contrario, per lui giocare è motivo di orgoglio e tutto il resto del mondo viene dopo la sua grande e unica passione.
Yaguchi è eccentrico, vive in un universo tutto suo, parla con i videogiochi e pensa come i videogiochi.
Trovo che questa sua particolarità sia davvero interessante e che caratterizzi molto bene il personaggio: vedremo più volte che, nelle situazioni difficili che richiedono un certo sforzo mentale, Yaguchi si troverà ad immaginare il suo avatar preferito dei videogiochi a dargli consigli e a trasmettergli tutta la forza necessaria.
Il protagonista infatti, non ha molti amici, ma annullare la propria vita sociale sembra un sacrificio necessario per essere il più forte sul vero campo di battaglia. È così che Yaguchi da incapace e poco talentuoso bambino delle elementari si trasforma, in sala giochi, in un grande guerriero. Giocare non è solo una passione ma un vero e proprio stile di vita per lui e niente si potrà mettere tra lui e i videogiochi, o così sembra.

Tra rivali è odio o amore?

All’inizio lo spettatore potrebbe pensare che si tratti di un anime divertente, a tratti banale, dove lo sviluppo della storia non potrebbe andare oltre alle duplici round a suon di pugni.
Tuttavia, già dal secondo episodio è chiaro che la storia sarà molto più ben sviluppata di così. Inizialmente, Yaguchi sembra detestare Oono poiché la considera la sua acerrima rivale e, se pur non prendendosi gioco di lui, riesce ad umiliarlo ad ogni partita.
Nascerà tra i due una strana amicizia, a tratti un’incomprensibile vicinanza, che riuscirà a farvi persino emozionare.
Se Yaguchi si allena per essere imbattibile però, nella vita reale e soprattutto nella vita sentimentale, non ci si può nascondere dietro a uno schermo. Nei numerosi anni in cui si scontreranno tra loro nascerà una relazione davvero ambigua, fatta di sguardi impacciati, incertezze e inesperienze che solo chi ha vissuto la prima cotta e la ricorda con ardore può cogliere.
La loro relazione è dolce ma a tratti molto divertente e buffa: Oono, seppur una ragazza timida e di buona famiglia, non esita a lanciare pugni a Yaguchi dopo essersi arrabbiata, anche nella vita reale.
Le sue espressioni tenere e la sua apparente innocenza non lasciano al protagonista altra scelta che non quella di aiutarla e sostenerla. In questo modo anche la voglia irrefrenabile di vendetta scema e i due si ritrovano vicini ed improvvisamente lontani più volte nel corso dei loro anni di gioventù, consapevoli che non potrebbero fare a meno l’uno dell’altro.
Le reazioni e i sentimenti di questi due bambini alle prime armi con il primo amore vi farà sciogliere e tornare bambini.

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Oono, rivale taciturna

Oono è sicuramente il personaggio più introspettivo della serie e per cui proveremo una empatia maggiore. È una ragazza taciturna, anzi, direi che non parla proprio. L’autore infatti ha scelto di dotarla di un’espressività davvero unica. Quando Ono parla con Yaguchi, lui riesce sempre a comprendere quel che vorrebbe dire, o almeno ci prova. Per una ragazza timida come Ono esprimere i propri sentimenti è difficile, soprattutto quando si è alle prese con la prima cotta.

Una storia che attraversa le epoche del videogioco

Se credete che con questa serie guarderete semplicemente un ragazzino che si limita a divertirsi con gli stessi videogiochi, rimarrete sorpresi di scoprire che “Hi score girl” racconta il periodo storico dal 1991 e agli anni 2000, citando i maggiori videogiochi comparsi e tutti i dispositivi, passando dalla Saturn alla Playstation.
Se non siete ferrati sul mondo dei videogiochi, proprio come me, non temete. La storia riesce a essere comprensibile e interessante anche per chi nella vita non ha mai neanche assistito a una partita tra gamers. È davvero interessante notare il campo di grafica da un gioco a un altro, un’evoluzione più che palpabile: con gli anni cambiano molte cose, così come si sviluppano i videogiochi.
Seguiremo Yaguchi in un viaggio alla ricerca di nuovi giochi appassionanti, per cui il protagonista deve esercitarsi per abbattere la bravura di Oono e riuscire ad essere il migliore.
Questa storia inoltre, ha un che di autobiografico: da l’impressione che l’autore abbia vissuto questa epoca dell’evoluzione tecnologica dei videogiochi in prima persona, riuscendo ad adeguare questa evoluzione alla crescita personale dei personaggi.

I videogiochi come strumento per sfuggire dalla realtà

Si sa, i videogiochi sono un potentissimo strumento ludico per scappare dalla realtà e sentirci catapultati in un mondo dove ci trasformiamo in eroi. Il mondo improvvisamente si spegne e ci sentiamo più forti per prendere coraggio e l’iniziativa.
Nella vita reale purtroppo è tutto più complicato e i personaggi di questo anime sembrano saperlo molto bene. Ognuno di loro gioca per un motivo ed è questo che aggiunge davvero valore e crea un legame tra lo spettatore e lo show.
Capiremo che i videogiochi possono riuscire a risollevarti il morale e darti forza anche nella vita reale, come succede ad Oono per esempio.
O più semplicemente, possono essere uno strumento per divertirsi per chi non riesce a farlo, come per Koharu Hidaka, un personaggio che potrebbe risultarvi antipatico all’inizio, ma con cui potreste riuscire a identificarvi molto.

Conclusioni

Hi Score Girl” è un anime per chi ha voglia di sorprendersi e abbandonare la classica storia di un nerd impegnato a divertirsi ai videogiochi, per chi vuole vivere insieme al protagonista le emozioni e le sconfitte della vita quotidiana.
Vi lascerà attaccati allo schermo per la sua semplicità e il suo potere di far accedere nel vostro volto un sorriso. A differenza di ciò che si potrebbe pensare con una prima visione “Hi score girl” è profondo e intenso soprattutto nel finale. Quando i protagonisti avranno una maturità da riuscire a comprendere meglio i loro sentimenti, allora riusciranno ad incontrarsi.
Una storia di gioco, vita, sentimenti e crescita, raccontata in chiave esilarante attraverso i videogiochi.

CONSIDERAZIONI
Eccomi, sono di nuovo Anketsu e sono tornato a rompervi.
Prima di chiudere è il momento di tirare un po’ le somme su Hi Score Girl, voi avete visto questa serie? e che ne pensate? quali sono stati i vostri momenti e personaggi preferiti?

Fatemelo sapere con un commento qui sotto oppure passate dal server Discord per parlarne tutti insieme!

Inoltre, vi ricordo di passare dalla pagina minabooksmanga per supportare il suo ottimo lavoro!

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

3 risposte a "Hi Score Girl: Anime/Manga [Recensione]"

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  1. L’ho vista qualche mese fa ed è davvero carina, dallo strani rapporto tra i protagonisti al triangolo fino alla trovata di dare a tutti uno o più “consiglieri totemici” presi dai videogiochi 😂
    Mi piacerebbe che continuasse la storia, quel finale aperto è troppo amaro, secondo me 🤔

    Piace a 1 persona

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