Mashle Magic and Muscles: Manga cap3 the Deadly Doll

INTRODUZIONE
Hola! Oggi torniamo su Mashle Magic and Muscles, quindi sapete cosa significa giusto?
BOTTE.
Siamo ormai arrivati al terzo capitolo di questo manga battle shonen ad opera di Hajime Komoto.

Avete letto il commento agli altri capitoli?
Se la risposta è no (vi lascio qui il link al primo capitolo) vi faccio una breve introduzione.
Siamo in uno strano regno dove tutti sono in grado di usare la magia, tutti tranne il nostro protagonista Mashle Burnedead.
Per compensare a questa mancanza, il ragazzo si allena come una bestia tutti i giorni ed ora è diventato una specie di Silvester Stallone con i capelli a caschetto.
Il suo compito ora è quello di eccellere con solo la potenza dei suoi pugni!
Se vi state chiedendo “ma questa storia l’ho già sentita“.
Avete ragione, negli ultimi anni questo stile è stato parecchio usato, ma qui la differenza sostanziale è una.
La serie è completamente ed unicamente comica fino al midollo, il demenziale e il nosense sono sovrani.

(Alla fine trovate il link per gli altri capitoli)

COMINCIAMO
Nel capitolo precedente, avevamo visto il nostro eroe riuscire ad attraversare il labirinto portandosi dietro Lemon.
Il tutto fregandosene delle maniere e semplicemente spaccando a testate i muri che lo separavano dall’uscita.

Una volta tagliato il traguardo, gli altri esaminando non prendono la cosa molto bene.
Quasi tutti vedendo la scena dei muri frantumati restano prima intimidi ma subito dopo si scatena la rabbia.
“Un labirinto non ha senso se rompi i muri e non lo risolvi normalmente”
“Cheateeeerrrrr”
“Tornatene a casa”
sono solo alcuni degli insulti che il nostro povero ragazzo deve beccarsi, anche se io l’unica cosa che sento sono i piagnistei di un gruppo di bimbetti.
(In realtà lui annuisce a da ragione agli altri, anzi fosse per lui tornerebbe veramente a casa)

Presa dal rimorso per le sue azioni, Lemon decide di vuotare il sacco.
La ragazza è stata costretta dal professor Lucci, ad agire in maniera tale da far perdere più tempo possibile a Mashle.
La poverina ha sicuramente sbagliato ma in quella situazione c’era poco da fare.
La ragazza aveva il terrore del suo insegnante ed essendo di famiglia umile, aveva paura che se non lo avesse ascoltato sarebbe stata cacciata dalla scuola.
Questo colpo basso non ce lo aspettavamo neanche da un viscido come il prof Lucci.
A detta sua, essendo lui la massima autorità per quanto riguarda l’esame di ammissione, ogni studente che non gli va a genio non merita di passar la selezione.
(Si signori e signore è proprio lui! il candidato al titolo di educatore dell’anno, applausi)
Sentendosi con le spalle al muro, Lucci pensa bene di ricorrere all’espediente di chi è sempre nel torto.
Ovvero la violenza.
Ecco che il nostro prof tira fuori la sua bacchetta, concentra la sua energie magia e BOOOM!
Mashle gli schizza a 3 centimetri di distanza e gli spezza la bacchetta tra le dita.
Umiliato per la seconda volta, il “caro e dolce” professore si prepara al contrattacco, ma una voce pone fine alla questione.

Un vecchietto si presenta sul campo di battaglia, si tratta del direttore Wahlberg.
(Di aspetto è praticamente Silente di Harry Potter, è identico, cappellino, barbona, occhialetti e la sua tipica espressione che sembra voler dire “se mi fai incazzare ti spiezzo in due“)
Da ora in poi sarà il direttore a prendere le redini dell’esame e a determinare il destino di Mashle.
Wahlberg convoca il nostro protagonista per un colloquio nel suo ufficio.

Prima di tutto qualche domanda generale:
“Perché vuoi entrare in questa scuola?”
Per poter vivere tranquillamente e felicemente con la mia famiglia.
“Perché ti sei fermato a soccorrere Lemon anche se hai rischiato di non superare l’esame?”
Perché se non lo avessi fatto me ne sarei pentito.
“Come facevi a sapere di essere più forte della sfinge?”
Non lo sapevo ma dovevo provare.
Sentendo questa ultima risposta il preside sussultò e rispose “faresti le stesse scelte se ti trovassi davanti ad un nemico impossibile da sconfiggere? …. per esempio uno come me?

Appena pronunciate queste parole, alle spalle del rettore si materializzò una figura immonda dal potere devastante.
Questa sorta di immenso demone urlante, è in realtà una antica forma di magia che solo Wahlberg è in grado di usare.
Questo incantesimo gli permette di rubare l’anima della persona più cara del suo avversario e di trasferirla in una bambola sacrificale per poi ucciderla.

Davanti a questa situazione Mashle decide di optare per un approccio diretto.
(E quando mai non sceglie l’approccio diretto?)
Il ragazzo si frappone tra la lama e la bambola bloccandola con le nude mani.
Questo ovviamente gli procura diverse ferite e tagli ma per lui non sono nulla.
Se il mio avversario è più forte di me, l’unica cosa da fare è sopraffarlo a tal punto da costringerlo a desistere dall’attaccare.

Questa è la filosofia del nostro eroe, la cosa ha anche il suo senso logico.
Effettivamente anche il rettore avrà sicuramente dei limiti e non potrà riuscire a mantenere quella forma per più di tanto tempo.
L’unica cosa che Mashle deve fare, è resistere fino a quando quel limite non sarà raggiunto.
Sentendo queste parole, il rettore decide di richiama la bestia.
Questo in realtà era solo un test per verificare se il ragazzo possiede le qualità di uno studente della Eastom academy.
La prova è superata e Mashle può ufficialmente entrare nell’accademia.
Prima di chiudere abbiamo una perla finale.
Il rettore chiese “cosa avresti fatto se non fosse stato un test e avessimo dovuto combattere sul serio?”
Mashle rispose “ti avrei distrutto di cazzotti”.
(MAMMA MIA SIGNORI, che tamarro.
p.s. lo so che non è la traduzione letterale ma così è più figo)

CONSIDERAZIONI
Oh dai raga, se prendo questo manga come una cosa più comica che action, devo dire che mi fa ridere.
Il protagonista è stupidissimo ma mi sta simpatico, non gliene frega niente di qualsiasi cosa, vive tranquillo spaccando cose e basta.

Un grande.

Passiamo al capitolo:
Ma Lucci è proprio stronzo forte, non immaginavo che fosse così fissato con le caste e con i soldi.
Il mangaka si è impegnato per renderlo antipatico al massimo.

Lemon invece quanti viaggi di fantasia si fa?
Già si vede sposata con Mashle.

Il fatto di Mashle che rompe le bacchette di tutti i maghi nemici, così che essi non possano usare la magia, è geniale.
Così facendo fornisci al protagonista senza magia, un tipo di approccio alla battaglia diversa da tutti gli altri, ma che al tempo stesso ha senso visto il suo background.

(Ovviamente immagino che andando questa cosa non funzionerà contro tutti e ci saranno i maghi che potranno usare la magia anche senza le bacchette)

Il pezzo finale quando Mashle tiene testa al preside e gli dice, “ok tu hai la magia ma non puoi usarla per sempre, basta che ti supero a resistenza e vinco io” è stato epico.
Fottuto terminator.

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(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

6 risposte a "Mashle Magic and Muscles: Manga cap3 the Deadly Doll"

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      1. ah non sei tipo da combattimenti giganti? la durate eh bella domanda, è sempre un rischio, è capace che non tra un po’ non se lo calcola più nessuno e viene sospeso come è capace che diventa il nuovo fenomeno del momento e dura per 20 anni, è impossibile predirlo.

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      2. eh lo so, c’hai ragione bro, molti partono bene ma poi si nota palesemente che per assecondare le vendite si vira sulla spettacolarità fine a se stessa e le idee iniziali si vanno un po’ a perdere

        Piace a 1 persona

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