Piccoli Brividi: La Vendetta degli Gnomi

(Qui trovate un approfondimento sulla serie)

INTRODUZIONE
Iniziamo il commento al libro “La Vendetta degli Gnomi”, (in originale “Revenge of the Lawn Gnomes“) appartenente alla saga di Piccoli Brividi.
Prima di cominciare questo racconto fatto di fenicotteri, gare di ortaggi e statuine da giardino killer, facciamo la solita introduzione per chi di voi non conosce la serie.
Piccoli Brividi (Goosebumps in originale) è la serie di romanzi horror per ragazzi più famosa e venduta al mondo, il tutto ad opera dallo scrittore R. L. Stine.
Ad oggi siamo arrivati a più di 100 romanzi, più svariate serie tv, film, videogiochi ecc.ecc.
Non fatevi spaventare dal numero, in realtà i libri sono quasi tutti scollegati ed autoconclusivi, quindi se non l’avete ancora fatto, sceglietene uno e inziate subito a leggere.
(Anche se sono ideati per ragazzi, la scrittura del nostro caro Stine è estremamente piacevole e farà divertire anche voi adulti che state leggendo)

(Alla fine trovate il link agli altri libri della serie)

COMINCIAMO
Il protagonista è Joe Burton ed il suo passatempo preferito sono gli scherzi.
solitamente il complice delle sue imprese è l’amico Moose, un ragazzone della sua stessa età abbastanza manesco.
La vittima invece, il più delle volte è sua sorella Mindy, una ragazza molto dolce ma fin troppo ingenua.

La famiglia di Joe e Moose sono vicine di casa, ma allo stesso tempo sono rivali.
Non stiamo parlando di una cosa stile Montecchi e Capuleti, no no qui scendiamo sul personale.
Il padre di Joe e quello di Moose sono rivali di giadino!
Per entrambi il giardinaggio e la cura dell’orto sono più di un semplice sfogo creativo, ma sono anche motivo di competizione alla annuale fiera per gli ortaggi migliori.
Pomodoro contro pomodoro, melone contro melone, una tremenda gara a colpi di terriccio, innaffiatoio e potatura.

In realtà i due competono in modo sano e nel tempo libero sono amici.
Unica pecca è che quando ci sono di mezzo i premi, a volte si diventa paranoici.
Il cagnolone di Joe, Buster, non aiuta in questa convivenza.
Infatti più di una volta questo miglior amico dell’uomo dal carattere esuberante, sarà motivo di liti.
L’unica cosa che sembra calmarlo e smuoverlo è il fedele fischietto per cani di Joe.

Altra cosa importante/inquietante/ambigua, il padre di Joe è un collezionista di statuette da giardino.
Avete presente quegli ornamenti carini e simpatici che ogni tanto si vedono nei cortili e nei giardini?
Ecco qui è uguale, solo che ce ne sono tanti, nono non credo che abbiate capito quello che intendo, non intendo “tanti”, ma “TANTI“.
Uno stormo di fenicotteri, una foca, un globo su di una colonna ed ora anche una coppia di gnomi da giardino.

Fin qui, tutto normale direte voi e invece no.
La sera stessa dell’arrivo degli gnomi da giardino, iniziano ad accadere strani fatti.
Ogni mattina, allo spuntare del sole, la famiglia di Joe e quella di Moose si ritrovano con qualche danno.
Il più importante dei quali, la distruzione dei meloni e dei pomodori da competizione.
Se voi fosse state i genitori a chi avreste dato la colpa? a Joe e Buster oppure avreste creduto alla fantasiosa storiella di Joe per cui gli gnomi di notte si animano e presi dalla mania distruttiva, mettono a ferro e fuoco ogni cosa?

Una sera, stanchi delle continue liti, degli equivoci e dei sospetti tra le loro rispettive famiglie, Joe e Moose decidono di darsi appuntamento a mezzanotte e spiare le due statuine.
In fondo, neanche loro due erano convinti di veder accadere nulla, ma ecco che davanti ai loro occhi i nanetti di gesso si animano e iniziano ad imbrattare ogni cosa.

In un misto di sconcerto, rabbia e paura, i due decidono di inseguire e provare a catturare le figure misteriose.
Pessima pensata.
Scheggia e Gongo, i due gnomi, sono estremante forti, estremamente veloci ed estremamente cattivi.
La situazione finisce per ribaltarsi e ora i cacciatori sono diventate prede, compresa Mindy che era accorsa in auto del fratello.

Qui però scopriamo la verità, i diabolici esserini non sono cattivi come possono sembrare.
In realtà sono loro stessi le vittime, una volta erano spiritelli che vivevano liberamente ma ora sono costretti a vivere in questa situazione di stasi che li trasforma in statuette.
I dispetti non sono altro che una cointroindicazione della loro natura, il fatto è che non possono smettere e non hanno il controllo delle loro azioni.
L’unico desiderio di Scheggia e Gongo è di liberare i loro 6 compagni gnomi, ancora imballati al negozio e di tornare a vivere nella loro vera casa.

Moose, Mindy e Joe non possono ignorare la richiesta e in piena notte, fanno irruzione nel magazzino del locale negozio di giardinaggio.
Davanti a loro si palesa la triste realtà.
Era tutta una bugia, gli gnomi sono realmente cattivi e ora davanti a loro non ci solo 6 gnomi, come avevano detto Gongo e Scheggia, ma centinaia di statuine che prendono vita e attaccano i ragazzi.

L’orda di statuine ornamentali è devastante, in pochi secondi i 3 sono prigionieri e attendono inermi la loro fine.
Anche l’arrivo di Buster serve a poco, ma Joe ha un lampo di genio e tira fuori il suo fischietto per cani.
Scopriamo che la frequenza ad ultrasuoni è in grado di bloccare e stordire ogni gnomo nel raggio di chilometri.
Così il trio riesce a scamparla e ad evitare la morte.
La mattina seguente, il padre di Joe, triste per la scomparsa dei suoi gnomi, decide di aggiungere una nuova statua al suo giardino, un gigantesco gorilla.
Anche lui non sarà un semplice ornamento ma invece una creatura capace di intendere e volere?
A giudicare dall’occhiolino che tira a Joe, direi proprio di si.

CONSIDERAZIONI
Stine è solito contrapporre al protagonista, un fratello/cugino/amico odioso e insopportabile.
Qui invece la nostra Mindy non è poi così cattiva, anzi è Joe quello che la infastidisce, ma ad affiancare la sorella viene messa la figura di Moose.
Mi è piaciuto che non scade nel buonismo e alla fine lo scrittore ci spara questa svolta cattiva.
Gli gnomi non sono creaturine indifese e bisognose di aiuto, ma dei veri e propri bugiardi maledetti.
(Devo dire che immaginare la scena dei 3 ragazi circondati da centinaia di gnomi che incitano allo squartamento mi ha spaventato abbastanza)
Bello anche il classico finale alla Stine con il cliffhanger finale.

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

3 risposte a "Piccoli Brividi: La Vendetta degli Gnomi"

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