Rurouni Kenshin: Manga cap8 And then, another

Siamo alla resa dei conti, il punto caliente di ogni shonen, la battagliona finale ultra-incazzata-
Kenshin contro Sagara, due facce di una stessa medaglia, entrambi leali guerrieri spinti dall’onore che combattono per cercare di cambiare il mondo.
Purtroppo solo uno potrà avere la meglio, ormai le chiacchiere stanno a zero e ora solo una delle due filosofie potra primeggiare e imporsi.
Il giovane guerriero dai capelli neri decide di provare un nuovo approccio, o la va o la spacca.
La Zambato viene fatta roteare in aria a più non posso così da concetrare su di essa tutta la forza centrifuga possibile e utilizzare questo slacio per infliggere un singolo colpo mortale al suo nemico.

(Alla fine trovate il link per gli altri capitoli)

Come però avevamo visto già nel capitolo precedente il nostro protagonista dai capelli rossi è troppo agile per essere colpito da una lama così grezza e lenta.
Dopo aver schivato i primi colpi Kenshin decide di iniziare a fare sul serio.
Nel giro di pochi istanti la lama di Sagara è spezzata ma non il suo spirito.
Viene accennato un timido segnale di contrattacco ma Kenshin spicca un balzo in aria e colpisce in piena nuca il mercante.
Anche dopo essere preso in pieno un colpo dell’Hitten Mitsurugi Ryu, il ragazzo non solo è ancora vivo ma è addirittura in grado di rimanere in piedi e continuare ad insultare la filosofia rivoluzionaria.

La cosa va avanti per qualche istante, anche se sorretto solo da ciò che rimane della sua spada, il ragazzo non demorde e vuole continuare a portare avanti i suoi ideali.
Questo fino a che non abbiamo il chiarimento tra i due uomini.
Anche se simbolo della rivoluzione, il vero ideale in merito alla questione di Kenshin è molto diverso da quello che ci si potrebbe aspettare.
Il ragazzo infatti non è minimamente soddisfatto della piega presa dal nuovo governo e lui stesso considera la rivoluzione ancora in corso.
Non importa se il governo ha cambiato nome i problemi sono gli stessi, nel suo cuore da vagabondo la rivoluzione andrà avanti fino a che ogni persona del mondo non potrà vivere in un mondo buono e giusto dove non esistono violenza e sopprusi.

Dopo poco anche lui è però costretto a cedere ai danni subiti ed andare a farsi un sonnellino in ospedale.
Ma il nostro nuovo amico è troppo tosto per starsene a letto a riposare e già dal giorno seguente lo troviamo nuovamente in strada a prendere a calci in culo i rivoluzionari.
L’unico verso cui sembra mostrare un minimo di rispetto è il leggendario Battosai.
Stando alle sue parole da ora in avanti avremo modo di rivederlo spesso ronzare attorno al guerriero e ai suoi amici.
(Quindi questo significa che abbiamo un nuovo amico nel gruppo?)

CONSIDERAZIONI
Che bello come disegna gli sguardi di battaglia Nobuhiro Watsuki.
Poi l’uso che fa degli effetti in certe tavole è davvero suggestivo, mi piace da sempre some stile.
Semplice nei dettagli ma curato e molto pulito.
Quando lui stesso nel manga ci ha fatto la battuta per prendere in giro il fatto che a Kenshin si erano incriccati gli occhi, mi ha fatto morire.
Molto bello il discorso sulla rivoluzione, mi piace che anche se parliamo di uno shonen per ragazzi il mangaka sia riuscito ad inserire in maniera chiara e comprensibile anche per i più giovani, un concetto del genere.
Non ha senso continuare a fare rivoluzioni per cambiare la situazione attuale se poi non siamo noi stessi i primi a cambiare il nostro modo di pensare.
Altrimenti si torna sempre al solito punto, rivoluzione/nuovo governo/stessi problemi/nuova rivoluzione/nuovo governo/stessi problemi e così via per millenni.
Invece di fissarci sui dettagli o sul nome del governo, lavoriamo insieme per l’obiettivo comune di migliorare la situazione.

<– Capitolo precedente / Capitolo successivo –>

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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