Pixar SparkShorts: Purl

(Cliccate qui per un approfondimento sulla serie degli SparkShorts)

INTRODUZIONE
Oggi parlaimo di Purl, il primo tassello del progetto SparkShorts, il corto è stato presentato durante la SIGGRAPH, una delle più importanti conferenze relative al mondo dell’animazione computerizzata.
Come regista abbiamo Kristen Lester, la quale aveva già lavorato come collaboratrice in diversi altri progetti di animazione, tra cui la serie la serie spin-off delle follie dell’imperatore “a scuola con l’imperatore”
COMINCIAMO
Ci troviamo negli edifici della B.R.O. Capital.
Tutti gli impiegati sono uomini ingiacchettati e laccati, tutti con il loro tesserino, sorriso smagliante e un po’ di puzza sotto il naso.
Praticamente sono tutti identici, anche tra le foto degli impiegati del mese si fa fatica a distinguere chi sia realemente chi.
Dal nulla arriva un nuovo impegato.
Visto l’ambiente tutti si aspetterebbero un’altro uomo incravattato e con il taglio di capelli standard, invece non è così, proprio per nulla.
Infatti il nuovo arrivato non solo è una lei ma è anche un gomitolo di lana antropomorfo e super super rosa.

(Alla fine trovate il link agli altri corti della serie)

La reazione iniziale non è delle migliori, il gomitolo viene bellamente snobbato e non riesce ad inserirsi come vorrebbe.
(Ok che è una metafora ma effettivamente anche io se mi trovassi davanti agli occhi un gomitolo umanoide che parla ci resterei un secondo stranito)
La pallina le prova tutte per rompere il ghiaccio con i suoi nuovi colleghi ma nulla sembra funzionare.
Volgio dire, se le battute sulla lana non ti fanno ridere vuol dire che sei senza speranza, giusto?
Il primo giorno non è decisamente dei migliori MA HEY! non è facile per nessuno inserirsi al volo in un nuovo ambiente, non bisogna darsi subito per vinti.

Ecco il colpo di genio, visto che stiamo parlando di un gomitolo di lana, perchè non cucirsi addosso un nuovo completo per somigliare di più agli altri impiegati?
La cosa funziona, Purl muta non solo il suo aspetto ma anche il suo modo di agire e pensare, ora è perfettamente integrata nel team e gli altri sembrano rispettarla.

Proprio quando tutto stava per decollare, un’altra impiegata/gomitolo di lana si presenta in ufficio.
Questa volta il gomitolo è giallo ma i problemi sono gli stessi capitati alla nostra pallina rosa.
Anche lei viene snobbata, in realtà è anche la stessa Purl a farlo.
Quando sembrava che ormai tutto fosse andato in vacca e Purl avesse completamente venduto l’anima solo per un po’ di popolarità, qualcosa scatta in quell’ammasso di lana e finalmente assistiamo ad un bel lieto fine.

La nuova arrivata gialla viene accettata dal gruppo e questo causa una competa rivoluzione nella B.R.O. capital, ora l’ambiente è molto più sereno ed accogliente.
Non importa chi sei. di che colore è il tuo ammasso di lana e come sei fatto, sarai ugualmente accettato.
L’importante è essere se stessi no?

CONSIDERAZIONI
Cortometraggio completamente in 3D in classico stile Pixar, in certi punti, soprattutto lo stile dei volti, mi ha ricordato altri lavori dello studio come Toy Story.
Molto simpatico e incoraggiante come messaggio, sarebbe bello arrivare ad avere un mondo in cui anche quelli che a prima vista possono sembrare più strambi o imbranti possano sentirsi ugualmente inseriti e a proprio agio.

Anche se può essere difficile essere se stessi, l’importante è almeno provarci ed essere disponibili verso gli altri.

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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