Rurouni Kenshin: Manga cap 7 Mark of Evil

Continua lo scontro tra spadaccini.
La gigantesca Zanbato conta una forza e un capacità distruttive a dir poco disumane ma allo stesso tempo la cosa ha un prezzo e in questo caso si tratta della velocità.
La cosa può rivelarsi più che decisiva, soprattutto se stai afforntando un killer leggendario tra i massimi esperti dell’arte della spada.
Nobuhiro Watsuki riempi queste prime pagine di spacconaggine e mazzate.
(Gli sguardi di Kenshin quando viene preso dalla rabbia, sono impareggiabili)

(Alla fine trovate il link per gli altri capitoli)

Assistiamo a un breve flashback che tratta l’infanzia di Sanosuke.
Il piccolo era ancora gioiso e speranzoso, al contrario della bestia insensibile che vediamo ora.
Questa trasformazione così netta deriva da un’evento traumatico che ancora oggi segna la mente dell spadaccino.
Stiamo parlando della morte del suo mentore e istruttore.
(Praticamente era quasi una figura paterna)
Davanti alla vista della testa decapitata del suo maestro, qualcosa scattò nella mente di Sanosuke (che ora ha acquisito il nome di Sagara) trasformandolo in un concentrato di odio e rabbia repressa per i rivoluzionari e la loro visione.

Una volta tornati al presente, i fratelli Hiruma fanno la loro mossa.
Vedendo che il loro scagnozzo non può sconfiggere il nostro samurai vagabondo, l’unica cosa da fare è uccidere lo spadaccino personalmente.
(Ma quante pistole nascondeva addoso il vecchietto? che tasche ha?)
Una volta estratta la pistola, il proiettile parte in direzione della testa del rurouni dai capelli rossi.
Sembra la fine, Kaoru è già disperata e in preda al panico MA HEY! siamo in uno shonen non scordatevelo, il protagonista non può certo morire così presto.
Quindi tutti tranquilli, Kenshin ha fermato il proiettile indirizzato a lui sfruttando la sua spada.

La reazione è abbastanza scontata, i fratelli Hiruma vengono nuovamente stesi e presi a mazzate fino a farli svenire.
(Un po’ ve le andate a cercare però, dai su)
Dopo che Sagara e Kenshin hanno temporaneamente unito le forze per abbattere la minaccia comune, è tempo di tornare a combattere.
Da una parte abbiamo Kenshin, l’ultimo dei così detti patrioti che cercarono di cambiare il paese anni prima e dall’altra Sagara Sanosuke, utlimo superstite della Sekiho Army.
Questa anche si fa sul serio, anche il rurouni sembra voler far sul serio, qualcuno dovrà morire, non c’è altro modo di risolvere pacificamente la cosa.

CONSIDERAZIONI
Siamo arrivati al settimo capitolo del manga all’arma bianca edito da Shueisha.
Lo scontro è sempre più serio e ora siamo anche in grado di capire meglio le motivazioni che spingono Sagara ad andare avanti.
I fratelli Himura sono sempre il peggio, dai basta seriamente rimuoveteli dalla storia vi prego.
Il colpo a distanza di Kenshin mi è piaciuto un sacco e allos tesso tempo mi ha fatto morire dal ridere, una sbruffonata come poche, sembrava quasi un’attacco da picchiaduro più che una tecnica di spada.

P.S. anche qui abbiamo un messaggio dell’autore verso metà capitolo.

<– Capitolo precedente / Capitolo successivo –>

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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