Michiko e Hatchin: ep6 La saudade degli stolti pt2

(Passate qui per un approfondimento sulla serie)

siamo al sesto episodio di Michiko & Hatchin prodotto dallo Studio Manglobe.
La puntata si apre nel migliore dei modi, Hiroshi che incontra finalmente la sua cara figlioletta Hatchin.
Purtroppo è solo un sogno dettato dalla disperazione.
La verità come spesso accade è molto più dura dei sogni.
In questo caso la ragazzina sola ed impaurita, si risveglia nel posto più buio e puzzolente che potreste immaginare.
Con lei c’è solo un grosso toro da corrida.
Ci troviamo nella stalla della Fantasma, l’organizzazione criminale con a capo Vasily Nabokov.

(Alla fine trovate il link agli altri episodi)

Cambiamo soggetto e ci spostiamo da Michiko, la donna incontra bravemente la direttrice dell’orfanotrofio alla quale aveva affidato la figlioetta e prende un sacco di schiaffi.
Veramente, non è un modo di dire, Michiko le prende di santa ragione e si ritrova in ginocchio.
(Puoi essere forte quanto vuoi ma contro tua madre non vincerai mai)
Anche lei da piccola era stata ospite della struttura e anche se a modo suo, vuole bene alla donna che l’ha cresciuta.
(Anche se in questo caso, visto come è andata a finire, forse la fiducia non è stata proprio ben riposta)

La situazione è ben lontana dall’essere risolta, Hatchin è ancora in mano a una banda di pazzi criminali con un capo obeso e con gusti ambigui in fatto di carne.
Dal flashback della puntata precendente, gli equilibri di potere tra le gang della città sono notevolmente mutati.
Ora la Fantasma e una subordinata della Monstro e del suo capo Satoshi Batista.
(L’amico d’infanzia di Hiroshi)
Gli accordi tra le 2 organizzazioni prevedono che la Fantasma versi un tributo sotto forma di denaro, la cosa è un problema visto che l’attività della corrida non stà rendendo molto.
Tutti i tori usciti dalle scuderie finiscono per perdere contro Marco, il torero più quotato del momento.
Che fare per rimediare?
Beh ovvio, uccidere Marco.

A lui arriva prima Michiko, la quale insieme ad Ivan, si infiltra nell’arena.
La cosa degenera e la donna si ritrova a combattere con Roman 4°, uno dei migliori tori del circuito.
Tra le urla e i lanci di cibo del pubblico, arriva acnhe qualche pallottola.
La cosa è quasi onirica, Michiko che deve combattere a mani nude un toro gigantesco mentre dagli spalti i sicari le sparano a vista, il tutto con un sottofondo musicale da circo.
Devastante.
Il bello è che con il passare del tempo la situazione degenera ancora di più.
Michiko si mette a fare a spadate contro Vasily.
Hatchin nel mentre distrae il toro con un mestolo da cucina.
(Chiamate il telefono azzurro raga ma non c’è la sicurezza nell’arena?)

Con una mossa alla Tarzan, Michiko usa una delle tende come se fosse una liana della giungla e si getta al salvataggio della piccola dai capelli dorati.
Primo tentativo.
Fallito, Hatchin e il mestolo sono ancora in pericolo.
Secondo tentativo.
Funziona.
La piccola viene raccolta al volo e fatta volare sopra la folla fino alla salvezza.
(Ok e il mestolo? se non ce l’ha fatta smetto di fare il commento delle puntate, vi ho avvertito)

CONSIDERAZIONI
Sempre al top a livello di animazione, stile impeccabile e grande lavoro da parte di Sayo Yamamoto.
Mi piace proprio un botto come serie, ogni volta è sempre un piacere riguardarla.
Finalmente una vera trama con un senso logico e non spezzoni a caso buttati dentro il calderone per cercare di creare qualcosa di sensato.
Stra-consigliato.

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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