Parliamo di: L’impatto delle Remaster sul mercato videoludico

Oggi parliamo di un argomento scottante per il pubblico appassionato di videogames.
Le remaster!
Chi le ama, chi le odia, chi si strappa i capelli dalla gioia e si butta a terra urlando ogni volta che vengono annunciate e chi invece si incazza e stoppa direttamente lo streaming della conferenza con tanto di console fuori dalla finestra.

Iniziamo con ordine, cosa voglio trattare con questo articolo?
Un po’ tutto un po’ niente, voglio giusto dare qualche parere e analizzare in maniera imparziali pro, contro e possibili sviluppi futuri per quanto riguarda il mercato videoludico.
(Quindi raga, console war e rage soggettivo a caso, no grazie, il mio non è il sito adatto a questo genere di cose, grazie)

Intanto, breve introduzione generale per chi non conosce il tema trattato.
Anche se effettivamente non so per quale motivo gente che non sa cosa siano le remaster dei videogiochi dovrebbe passare da questo articolo ma ok, non si sa mai, accettiamo tutti qui.
Le remaster sono come dice la parola stessa, una “rimasterizzazione” di un gioco già uscito tempo prima, solitamente diversi anni prima e su generazioni di console molto precedenti.
Quindi sostanzialmente il gioco resta lo stesso ma con un veste grafica migliorata, eventuale correzione di bug, a volte aggiunta di qualche piccolo contenuto di gioco extra e in caso nuovo doppiaggio o traduzione dei sottotitoli.
Giusto per chiarire, non parliamo di remake (che invece mostrano un lavoro di restauro molto più ampio, con grafica e contenuti completamente rifatti da zero), quelli li tratteremo in un diverso articolo.

Iniziamo da qualche lato positivo della cosa.

Ovviamente la rimessa in vendita di un vecchio titolo ha diversi lati positibi, primo tra tutti la possibilità di permettere a tutti di recuperare un bel gioco, qesto include sia i più giovani che magari hanno iniziato da poco tempo a giocare sia a chi al tempo magari non aveva potuto mettere le mani su un determinato gioco e ora vuole rimediare.

Altra cosa cosa positiva è il prezzo, se anche voi come me siete collezionisti di retrogame (anche parecchio vecchi) saprete che a volte certi titoli schizzano letteralmente alle stesse online e recuperne una coppia fisica diventa quasi impossibile o come minimo richiede la volontà di sacrificare un rene al mercato nero.
Quindi è chiaro che invece avendo una nuova stampa i prezzi scendono notevolmente permettendo a tutti l’acquisto.
Spesso infatti le remaster sono anche meno care della media dei giochi appena usciti al day one, ottima cosa.

Poi passiamo a qualche pensiero leggermente più tecnico, una remaster spesso viene usata da una casa produttrice come indice per tastare il terreno prima di un futuro revamp di un vecchio brand videoludico.
Questo accade molto più spesso di quello che si potrebbe pensare, ed è anche abbastanza plausibile come cosa.
Dovete considerare che una remaster richiede certamente meno lavoro dello sviluppare da zero un nuovo titolo, ed ha quindi la duplice valenza di poter consegnare ai nuovi giocatori un punto di inizio perfetto per una vecchia saga (così da darle anche un po’ di nuova popolarità) e anche quella di poter consentire allo sviluppatore di raccolgiere fondi per un’eventuale futuro sequel completamente inedito.

Altro lato interessante, è che una remaster a volte rende disponibile un titolo anche su console diverse da quelle di origine.
Questo significa che più giocatori con console diverse possono esplorare titoli che fino a quel momento gli erano preclusi.
A volte significa anche avere versioni portati di giochi usciti originariamente solo su console fisse.

Fin qui tutti aspetti molto carini, e certamente ben accetti da tutti ma passiamo un po’ a vedere il rovescio della medaglia con i lati negativi.

Primo lato negativo è che non sempre questo genere di manovra viene attuato per fare effettivamente il bene della saga, (guardate per esempio tutti quei titoli che ricevono una remaster ogni 5/6 anni) ma molte volte è un semplice modo per raccimolare soldi sulla pelle degli sprovveduti che cadono preda dell’hype del momento e quindi condizionati dalla nomea di un gioco, gettano dalla finestra un mare di soldi su titoli che in fin dei conti non gli interessano nemmeno.
(Avendo community su diversi Social, lo vedo succedere quasi tutti i giorni, la maggior parte delle gente con cui parlo non li finisce nemmeno i giochi, arrivati a metà droppano ma sono ugualmente contenti di aver partecipato al miasma di hype generale)

Stiamo letteralmente venendo sommersi da remaster che a un certo punto sembrano quasi una presa in giro, siamo arrivati quasi al punto di avere la remaster della remaster.
Questo anche se non sembra, può avere un impatto molto negativo sul futuro del mercato, andando a limitare la creatività e la voglia di sperimentare de parte delle aziende.
Il messaggio che moltissime case produttrici hanno recepito in questi anni, è che ai giocatori le remaster vanno bene, perchè chi non ha giocato il gioco originale è contento di poterlo fare per la prima volta mentre chi invece l’ha già giocato e rigiocato, comprerà ugualmente il titolo mosso dalla nostalgia e da un campagna di marketing mirata.
Cosa potrebbe portare in futuro?
Beh un mercato in cui uno sviluppatore è quasi sfavorito dal creare nuovi titoli impegnandosi nel cercare nuove idee.
Sia perchè è più faticoso e dispendioso sia perchè si rischia di non beccare il favore del pubblico e vedere tutto cadere in pezzi per via di qualche recensione non entusiasmante.
(Dai ragazzi funziona così, dobbiamo ammetterlo, appena esce un gioco i siti più grossi e gli influencer del settore recensiscono il titolo, se ne parlano bene di conseguenza il pubblico ne parlerà bene, se ne parlano male, tutti daranno per scontato che non vale la pena giocarlo ripetendo ad occhi chiusi i pareri sentiti dagli altri)
Invece con una remaster questo non accade, perchè lo sviluppatore sa benissimo quanto un vecchio titolo sia amato e non si rischia nemmeno di cadere in recensioni stroncanti in quanto più o meno i pareri resteranno quelli del vecchio rilascio.

Diamo qualche considerazione finale.

Oggi vi ho dato alcuni dei pareri e delle opinioni più diffuse in merito all’argomento, ripeto, cerco di tenere un tono un poì più adulto su questo blog, quindi quando si disuctono temi del genere non bisogna schierarsi da una parte e avere un pensiero fisso e immutabile, bisogna invece soppesare in maniera imparziale possibili pro e contro per dare ad ognuno modo di valutare la cosa in merito alle proprie esigenze, in pratica niente console-war/rage o si manda tutto in vacca e ci trasforma in bambini nutella.
Nel complesso una remaster di un titolo amato del passato può avere molti lati positivi ed è sempre ben accetta sia per i vecchi fan sia per i nuovi (dipende anche dal gioco, io non prendo quasi mai remaster di giochi che ho già per altre console) ma bisogna allo stesso tempo stare attenti a non dare troppa importanza alla cosa rendendo questo fenomeno il centro del mercato, o si rischia di diminuire la voglia degli sviluppatori di impegnarsi nel portare nuovi titoli e sperimentare strade diverse.

Voi che ne pensate?
Siete pro, contro o una via di mezzo?
Che remaster state aspettando per il futuro e invece quale è stata quella che fino ad ora avete apprezzato di più?

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(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

2 risposte a "Parliamo di: L’impatto delle Remaster sul mercato videoludico"

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  1. Sono moderatamente a favore: una remastered può aiutare a recuperare un gioco vecchio, sia per chi non lo conosca, sia per chi l’abbia già giocato molto indietro nel tempo. Ma non è detto che serva una remastered per tutto… invece, questa generazione di console è stata un po’ la terra del deja vu XD
    Fortunatamente non siamo ancora al livello di riciclaggio del cinema. Spero che ci si dia una bella regolata (dico così, ma una remastered – magari un po’ ampliata – di GrimGrimoire penso che la comprerei 😛 a ciascuno i suoi punti deboli ).

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