Hard-Boiled Cop and Dolphin: Manga cap 2 The little Detective

Siamo già al secondo capitolo della nuova pubblicazione di Shueisha ad opera di Ryuhei Tamura.
Ci troviamo ad Anegashima, l’isola facente parte dell’arcipelago di Ogasawara conta una popolazione di solo 1,800 anime ma anche così, i casini in città non mancheranno di certo.
Casino numero uno.
Essendo un’isola, il trasporto delle merci estere è totalmente subordinato alle condizioni del mare.
Questo per Boyle Sanejima è un bel problema in quanto i suoi bagagli sono dispersi chissà dove.

(Alla fine trovate il link per gli altri capitoli)

Casino numero due.
Chako (la bimba di Orpheus) sfida a duello Sanejima e gli fracassa la capoccia con un manganello.
Casino numero tre.
La casa di un tizio dell’isola esplode.
Si esatto esplode.
Inizialmente il dipartimento viene convocato per indagare su di un semplice caso di effrazione ma la cosa prende una piega molto più seria quando un ticchettio inizia a risuonare da sotto l’appartamento.
Chi poteva immaginare che la chiamata di un vecchietto mezzo paranoico e affatto da un disturbo da accumulo compulsivo potesse trasformarsi in un caso di attacco terroristico.

Ora il manga assume una connotazione del tutto nuova, non ci troviamo nel classico paradiso da vacanza.
Come detto dall’agente Orpheus F. Lipper, Anegashima rappresenta la prima linea nella guerra al crimine oceanico.
(Si chiama F. Lipper, è un delfino e si chiama FLIPPER, rispetto, probabilmente se fossi stato l’autore anche io avrei voluto inserire un gioco di parole su flipper)

L’unico sospettato dell’attentato è una figura ambigua che si aggirava nei pressi dell’abitazione subito dopo l’esplosione.
Si tratta di un polpo, si avete capito bene, avete i polpi?
Quelli pieni di ventose e che sembrano una fusione tra un mocio e un pallocino ma qui non parliamo di comune cefalopode.
Stiamo parlando di un polpo dinamitardo e con il ricciolo alla Johnny Deep.
(Scusa Johnny, se dovessi leggere l’articolo non prendertela, non volevo associarti a un polpo è che non mi sono venuti in mente altri attori con il ricciolo davanti alla faccia)

Qualcosa di strano bolle in pentola (e non sono polpi al sugo) la pacifica isola nasconde qualche segreto che tutti sembrano voler ignorare.
Oltre allo strano culto di cui avevamo sentito parlare nel primo capitolo di Hard-Boiled Cop and Dolphin, ora assistiamo anche all’arrivo di altre figure antropomorfi correlate all’oceano.

CONSIDERAZIONI
Ok ci siamo, la storia stà prendendo una piega che mi piace, speravo che non fosse il classico shonen unicamente comico e a quanto pare il mio desiderio è stato realizzato.
Sembra esserci parecchio spazio di manovra per creare una storia interessante e piena di intrighi.

Il capo del dipartimento nasconde qualcosa, forse è anche lui un’adepto della setta del mare?
Già me la vedo che si trasforma in una cosa alla Dexter con tutto il dipartimento corrotto e solo pochi agenti retti.
A proposito di agenti, per ora nel dipartimento ne abbiamo visti pochi, spero che vengano aggiunti ed approfonditi in seguito.

<– Capitolo precedente / Capitolo successivo –>

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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