AnketsuPills: Food Wars

Oggi per le discussioni di Anketsu, parliamo ed approfondiamo insieme alcuni aspetti di Food Wars, tra stroria, mangaka e pubblicazione.
Intanto, voi conoscete la serie?
Forse è più famoso con il nome di “Shokugeki no Soma”, si tratta di un manga del 2012 con storia di Yuto Tsukuda (aveva già lavorato ad un’altro manga chiamato Shonen Shikku, sempre sotto l’etichetta di Shueisha, si tratta di un manga spokon sul calcio di cui Tsukada ha curato sia disegni che storia) e disegni di Shun Saeki (Shokugeki no Soma è stato uno dei suoi primi lavoro che ha raggiunto la popolarità, successivamente ha lavorato a qualche altro progetto per il character design di alcune serie anime).

La serie dovreste averla come minimo sentita nominare, negli ultimi anni se ne è parlato parecchio, soprattutto per la stranezza ultra esagerata del fanservice (quasi comico) in relazione alla bontà dei piatti.
(In caso foste interessati, le prime season sono disponibili gratuitamente su YouTube con i sottotitoli in italiano)

Parliamo sempre di uno shonen, quindi, quale miglior luogo per ambientare le vicende se non l’ennesima scuola stramba piena di tizi pronti a tutto per scalare la classifica del potere e raggiungere la vetta?
La storia si svolge nell’esclusiva scuola di cucina Totsuki, la leggendaria accademia arrivata ormai alla 92° generazione di cuochi.
Le selezioni sono estenuanti, solo il meglio del meglio riesce ad entrare ma anche così, non è detto che ci si riesca a diplomare, infatti in media, solo il 10% degli studenti riesce a superare il percorso fino all’ultimo anno.
Qui tra un piatto e l’altro abbiamo un pó le classiche meccaniche riprese dal genere scolastico, spokon e shonen, che consistono in:
Una serie di avversari via via sempre piú forti e agguerriti.
Tornei vari per provare i livelli di potenza degli studenti e per testare le abilità apprese.
Mezze storie d’amore e ship tra i personaggi.
Le classiche gag comiche da slice of life mezze ecchi.
E via dicendo, avete capito un pò come funziona no?

Il protagonista è Soma Yukihira, ragazzo che lavora fin da piccolo nel ristorante di famiglia.
Una volta finite le scuole medie, il suo piano è di continuare a lavorare nel ristorante insieme al padre Joichiro, peccato che quest’ultimo non sia della stessa opinione.
Infatti un giorno, il padre di Soma decide di abbandonare tutto ed andare a lavorare all’estero.
Il suo ultimo atto è proprio quello di iscrivere il figliolo alla Totsuki.

Devo dire che nel complesso è divertente (tranne quando cucinano i calamari) ho visto le prime serie, la stranezza esagerata al massimo delle tecniche di cucina è simpatica.
Ovviamente non aspettatevi realismo o cura dei dettagli tecnici per la cucina, qui vedrete ragazzi di 16 anni che con facilità, cucinano manicaretti da chef stellato ma è così che deve essere, è una di quelle serie giapponesi fatta apposta per essere spaccona ed esagerata fino all’estremo.

Il grandissimo successo iniziale derivato dall’anime, ha permesso alla serie di espandersi con svariati spin-off.
Il manga originale ha inizio nel 2012, successivamente abbiamo nel 2014 la light novel in 4 volumi chiamata, Shokugeki no Soma: a la carte.
Poi una serie di spin-off manga del 2015, incentrati su alcuni personaggi già visti durante la storia originale, come i fratelli aldini o anche la serie in 8 volumi chiamata Shokugeki no Sōma -L’etoile, incentrata su Shinomiya.
Infine, verso metà 2015 abbiamo la prima stagione dell’anime ad opera dello studio di animazione J.C. Staff.

Putroppo i problemi arrivano verso gli ultimi numeri del manga.
La serie è completa con 36 volumi, visto che inizialmente l’anime aveva fatto il boom, ci sarebbe da aspettarsi che la serie abbia avuto vita facile e che i fan l’abbiamo supportata fino alla fine.
Purtroppo non è così, piano piano, l’hype iniziale è scemato sempre di più.
Inizialmente la cosa non era preoccupante ma con il tempo, la cosa si è ingigantita sempre di più arrivando a far collassare tutto il lavoro precedente e costringendo l’editor a chiedere di concludere il più in fretta la serie.
Questo ovviamente ha obbligato gli autori a stiracchiare un pò le cose e facendo tutto un pò di fretta.
(Anche se non è che fossi chissà quanto fan della serie, mi dispiace sempre quando succedono queste cose, in fondo erano solo 36 volumi, non era neanche allungato come tanti altri, purtroppo questo è l’ennesimo esempio di come la situazione dei manga in Giappone stia sfuggendo di mano, gli shonen vengo pubblicati e buttati fuori a raffica, cercando di vendere il più possibile finchè la gente è in fissa e appena calano un pò le vendite, il tutto viene lasciato a se stesso per passare a un manga più popolare e nuovo)
Anche se stiamo parlando dell’ambito del mainstream , dispiace che debba andare così.

Voi avete seguito le avventure di Soma?
Che ne pensate di quest’anime/manga?

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

4 risposte a "AnketsuPills: Food Wars"

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