AnketsuPills: Michiko e Hatchin

(Qui potete trovare il commento agli episodi della serie)

Oggi parliamo di un’anime praticamente sconosciuto, quindi perchè lo consiglio?
Perchè è ben fatto, con una sua identità precisa, una sua “anima” e soprattutto è diverso, e la diversità negli anime è una cosa estremamente rara che và salvaguardata.

Tutto in questa storia è particolare, o almeno lo è per una cosa giapponese, intanto le ambientazioni, palesemente ispirate al Brasile e in generale a tutto il sud america.
Poi i personaggi, per la maggior parte sono donne forti e cazzute come poche che non si fanno problemi a usare le maniere forti tra pistole, cazzotti e insulti.
(Può sembrare normale ma per un’anime non lo è)

Come dicevamo, la storia è ambientata in una sorta di Brasile “alternativo” qui abbiamo un’orfana di nome Hana/Hatchin, la piccola vive subendo le angherie dei suoi genitori adottivi, a salvarla arriverà presto la madre, Michiko Malandro.
(O almeno lei dice di esserlo ma sarà così?)
Quest’ultima non è proprio il modello della madre perfetta, infatti la donna è appena evasa di galera ed è fresca fresca di rapina a mano armata.
Durante il corso della storia, le due stringeranno un rapporto sempre più forte, il loro obiettivo principale sarà quello di ritrovare il padre di Hana e fare luce su diversi fatti non chiari del passato.
Ovviamente non può andare tutto bene, per riuscire nell’impresa, le nostre protagoniste dovranno superare infinite difficoltà, tra sparatorie, violenza e società a capo del crimine organizzato.

La serie è composta da 22 episodi che andarono in onda dall’Ottobre del 2008 fino al Marzo del 2009.
A livello di regia abbiamo Sayo Yamamoto, la donna ha all’attivo diversi lavori interesanti.
Lupin – una donna chiamata Fujiko Mine, Yuri on ice, Abenobashi il quartiere commerciale della magia, Animatrix, Samura Champloo, Redline, Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance e molti altri.
Non tutti i sorpracitati lavori l’hanno vista come regista principale, infatti il suo lavora spazia molto anche nei settori dello storyboard, nella cura delle animazioni e in altri aspetti tecnici della realizzazione di serie animate e non.
(Spesso negli anime vengono ricordati e citati solo i registi ma anche tutti gli altri settori prodottivi sono aspetti molto importanti e contribuiscono in maniera sostanziale alla buona riuscita di una serie)

La parte delle animazioni è affidata allo studio Manglobe, purtroppo chiuso nel 2015 ma che nei suoi 13 anni di vita ha potuto sfornare diverse serie molto interessanti.
Tra queste abbiamo, Ergo Proxy, Sengoku Basara, Gangsta ecc.
Vi lascio un video con l’opening della serie, così da farvi avere un’idea dello stile grafico e soprattutto sonoro che dovete aspettarvi.

Beh? Che ve ne pare?
I colori, i personaggi e le OST, sprizzano personalità da tutti i pori, dovete dare un possibilità a questo piccolo gioeillino.
La serie si rivolge a un target di età ma soprattutto di gusti, leggermente diverso dalla media dei prodotti a cui siamo stati abituati negli ultimi anni, perciò può essere molto interesanti per chi è saturo di battle shonen e stà cercando qualcosa di più strano e ricercato.
Il viaggio di Hana e Michiko, anche se composto da soli 22 episodi, saprà intrattenervi e farvi divertire.
Curiosità per i nostalgici:
Questo fú uno degli utlimi anime trasmessi durante il compianto Anime-Night.

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Grazie per la lettura

(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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