Fire Force – ep 12 La vigilia della battaglia di Asakusa

Ci troviamo nuovamente ad Asakusa, in pieno territorio della 7a grigata.
Dopo la battaglia della scorsa puntata, i cittadini celebrano la morte delle persone con una grande festa, la morte dei propri cari è vista dalla gente di Asakusa come un momento di celebrazione, per rendere onore alla loro memoria, ci sono fuochi d’artificio e canti, come una vera e propria festa.
I membri dell’ 8a decidono di fermarsi a dare una mano con i lavori di ricostruzione.
Guarda caso a Tamaki cade il reggiseno restano a tette all’aria davanti a tutti….. seriamente, basta con queste scenette, la cosa non è comica stà diventanto imbarazzante.

(Alla fine trovate il link agli altri episodi)

Arrivati a sera e con i lavori fermi, scopriamo che il vicecapitano Konro ha delle brutte ferite, le quali gli impediscono di combattere.
Queste ferite sono causate dalla tefrosi, un fenomeno che si presenta quando una persona con poteri di terza generazione, usa oltre il limite il suo potere, arrivando a incenerire il suo stesso corpo.
A causa di questo Konro non è potuto diventare capitano lasciando il posto a Benimaru.
Sembra che l’8a e la 7a abbiano uno stile simile, tra le due compagnie potrebbe nascere una nuova alleanza, infatti i 2 capitani Obi e Benimaru si incontrano per confrontare i rispettivi obiettivi.
Qui succude il misfatto, infatti mentra Benimaru si incamminava per incontrare Obi, sente quest’ultimo e Hinawa parlare di come siano stati loro a trasfromare la gente in incendiati, ovviamente il tutto è un malinteso, le due persone viste da Benimaru erano dei sottoposti dell’evangelista.

Preso dalla rabbia, il capitano della 7a attacca senza esitazione ogni membro dell’8a che gli capiti di vedere, grazie ai suoi speciali potere, nessuno riesce a fermarlo, quando tutti gli altri sono ormai sconfitti scende in campo Obi in persona.
Paradossalmente il fatto che Obi non abbia poteri lo mette in vantaggio, invece di usare il fuoco per attaccare, il capitano usa ogni mezzo a sua disposizione, lo scudo, le granate e i semplici colpi corpo a corpo.
Benimaru decide di mettere la parola fine al combattimento, perciò tira fuori il colpo più forte, “il taglio della mano iai settimo kata, sole” fortunatamente arriva Kondo a calmare i bollenti spiriti.
A quanto pare le 2 parti in lotta riescono a spiegarsi, i veri Obi e Hinawa erano tranquillamente dal ferramenta, invece quelli che hanno dato a Shinra l’ordine di chiamare Benimaru erano i falsi che avevano già assunto le sembianze degli originali.
Mentre Komndo si riprende, racconta di come si è procurato le ferite, tutto iniziò nell’anno 197 dell’era del sole (lo stesso anno in cui fù fondata l’ottava brigata)
Una notte, il quartiere di Asakusa, fù assalito dagli incendiati, qui Benimaru e Kondo facero il possibile per salvare quanta più gente possibile ma davanti a loro si palesò un nuovo tipo di incendiato estremamente pericoloso che Kondo decise di affrontare da solo.

CONSIDERAZIONI
Allora, nel complesso quest’anime mi piace ok?

Però non so voi ma boh la storia dei sottoposti dell’evangelista che si sono trasformati non è mi convince così tanto, in quest’anime ci sono sempre degli espedienti che mi sembrano assurdi, come pensi di poter giustificare un malinteso del genere con una cosa così?
appena li ha visti parlare Benimaru è partito all’attacco, quando avrebbero avuto il tempo di scambiarsi con i veri Obi e Hinawa?
Io vorrei veramente godermi quest’anime ma non ci riesco proprio, il mangaka se ne esce con certe giustificazioni che mi distruggono completamente l’atmosfera della storia.

Quando Tamaki dice “l’unico modo per chiarire il malinteso è vincere” stato per strapparmi i capelli, quanti anni bisogna avere per pensare che una cosa del genere sia vera?

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(non so scrivere, faccio un sacco di errori e
non pubblico nessuna recensione, commento roba e basta)

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