Love Death & Robots Zima Blue

La storia parla di un eccentrico pittore, famoso per l’uso del colore chiamato “Zima Blue” con cui ha creato quadri e murales colossali sparsi per il mondo, un giorno l’artista decide di invitare una giornalista sulla sua isola privata, così da poter rilasciare un’intervista raccontando la sua storia prima della sua opera finale.

(Alla fine trovate il collegamento con gli altri episodi)

Dopo i primi successi nel mondo dell’arte, Zima decise di sottoporsi a svariate operazioni per potenziare il proprio corpo, grazie a questo ha potuto accrescere le sue percezioni esplorando i luoghi più inospitali del mondo continuando a creare opere.

Mentre continua il suo racconto con la giornalista, entrambi si soffermano ad ammirare i lavori su una piscina, qui Zima confessa le sue origini, infatti egli è un robot creato molti anni fà da una ragazza come semplice macchina automatica per pulire le piastrelle della piscina, con il passare delle generazioni i suo possessori l’anno sempre migliorato e potenziato, arrivando al punto di farlo diventare simili in tutto e per tutto a un umano.

Facciamo un salto in avanti, siamo giunti al giorno tanto atteso per la presentazione dell’opera magna, ci sono invitati da tutto il mondo, la fama di Zima è ormai alle stelle e tutti sono impazienti di vedere cosa si sarà inventato questa volta, qui l’androide si presenta sul bordo della piscina copereto da un lungo mantello rosso, il tutto sempre molto suggestivo e curato, una volto pronto, Zima comincia a nuotare nella piscina, inizialmente tutto normale, ma ad ogni vasca completata una piccola parte del suo sistema centrale viene spenta fino ad arrivare al momento in cui non resta nulla, e del corpo dell’androide rimane solo un piccolo robottino, identico a quello originale creato anni fà dalla sua amata prima padrona.

Tutto questo perchè, all’artista dopo innumerevoli anni di vita e dopo aver sperimentato ogni cosa possibile, manca ancora una vera ragion d’essere, il suo modo per colmare il vuoto è quello di tornare allo stato iniziale, così da poter svolgere un compito semplice e umile ma ricevendone in cambio, la soddisfazione di chi si sente realizzato per un lavoro ben svolto.

Questa è per ora la puntata che mi è piacuta di più in assoluto, lo stile di disegno è molto particolare tutto squadrato e con le proporzioni sballate, la storia mi ha colpito molto, forse è una cosa mia perchè mi ha riportato alla mente l’uomo bicentenario del compianto Robin Williams come attore.

Qual’è il vostro parere sulla puntata? anche a voi è piaciuto tanto come a me? che parte avete preferito? fatemelo sapere con un commento qui sotto!

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Grazie per la lettura.



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